Terni. Post covid, decine di sfratti esecutivi in città

Terni. Post covid, decine di sfratti esecutivi in città
di Corso Viola di Campalto
3 Minuti di Lettura
Domenica 17 Dicembre 2023, 10:24

TERNI Un Natale amaro per decine di famiglie della città sfrattate nelle ultime settimane per morosità e che ora vivono in condizioni di fortuna, spesso ospitate da familiari in attesa di una nuova casa. Dopo il blocco per l'emergenza Covid il fenomeno sta esplodendo in tutta la sua drammaticità (fino a gennaio del 2022 gli sfratti erano stati congelati) perché via via, dopo un lungo inter burocratico, rinvio dopo rinvio, viene ordinato dal giudice di competenza l'intervento dell'ufficiale giudiziario che, una volta autorizzato, si occupa materialmente dello sfratto esecutivo, spesso con l'aiuto delle forze dell'ordine e di un fabbro. Ed i dati parlano chiaro, il tribunale di Terni ha emesso nel 2023 circa 130 provvedimenti di sfratto, di questi quasi la totalità sono per morosità, pochi quelli per finita locazione. E molti di questi sono stati eseguiti, come detto, di recente. Come accaduto ad un quarantenne ternano sposato e con tre figli piccoli, che sopravvive grazie al reddito di cittadinanza e gli assegni familiari e che è stato sfrattato da poco meno di un mese per morosità: «Per ora è ospitato da un parente in una casa che è troppo piccola per sette persone, ma questo è solo un dei tanti casi che seguiamo - dice Marcello Petrini, vice presidente della associazione San Vincenzo De Paoli - con un reddito così basso familiare e con i costi delle bollette che sono sempre alti, per non parare della spesa con l'inflazione galoppante, non sono proprio in grado di trovare una casa nel marcato libero degli affitti, così sperano di entrare in graduatoria nel bando per ottenere un alloggio popolare, ma non è semplice perché per le domande sono già tantissime».

Ed è così perché il bando per ottenere uno degli ottanta alloggio popolari messi a disposizione dell'Ater è in dirittura di arrivo e scade il 29 dicembre. Diversi i requisiti fissati per l'assegnazione e dieci le unità immobiliari riservate a particolari categorie di nuclei familiari: nel dettaglio cinque ai giovani nuclei con priorità per quelli con figli minori a carico, di età non superiore a quattro anni ed in ragione del loro numero, cinque a favore dei nuclei familiari costituiti da un unico genitore, con uno o più figli a carico. La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata per via telematica inserendo i dati richiesti nell'apposita procedura di istanza online. Per accedere è necessario l'accreditamento Spid o carta di identità elettronica oppure compilando la delega prevista dal programma.
Fino ad oggi sono complessivamente 550 le domande inviate che poi saranno valutate per la graduatoria finale. Un quadro a tinte fosche quello dipinto dal segretario del Sunia Matteo Lattanzi: «Ottanta alloggi non sono assolutamente sufficienti - dice Lattanzi - anche alla luce del fatto che nel comune ci sono altre trecento abitazioni che sono libere e non assegnate, ma vanno manutentate e per questo abbiamo chiesto al Comune di Terni di fare una verifica alloggio per alloggio con i costi da affrontare per iniziare a fare i lavori negli appartamenti che hanno un impegno finanziario di adeguamento più basso, tra l'altro questo risponde anche ad un dovere dell'amministrazione comunale che è quello di mantenere il valore del patrimonio immobiliare visto che più passa il tempo e più gli appartamenti sfitti rischiano di deteriorarsi».
Gli italiani in questa corsa, a Terni come in altre città, sono la minoranza: «Delle 250 domande che abbiamo seguito come Sunia - conclude Lattanzi - novanta sono state presentate da extracomunitari, mentre tra i comunitari gli italiani sono circa 115, con una manciata di appartamenti da assegnare a quattro anni dall'ultimo bando, troppo poco».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA