E' questo l'esito dell'incontro tecnico svolto al Ministero del Lavoro nella mattinata di mercoledì al quale hanno partecipato i manager di Nestlé e il direttore della Regione Umbria Luigi Rosetti. In pratica: cassa integrazione sì «ma non prima del 15 maggio, vale a dire nei due mesi precedenti la scadenza della cassa integrazione straordinaria attualmente goduta dai dipendenti dello stabilimento di San Sisto, qualora il piano di recupero occupazionale non abbia prodotto gli obiettivi indicati dall’azienda».
Nel pomeriggio di mercoledì il secondo round: in Confindustria a Perugia faccia a faccia tra Nestlé e sindacati. Fumata grigia.
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