La bella impresa. Per fortuna, però, in città non ci sono solo incivili, ma anche persone che hanno a cuore il posto in cui vivono. Come Luca Cimaroli, tra i promotori del gruppo Perugia non è la capitale della droga, che sabato ha deciso di proseguire la battaglia anti degrado al parco della Cuparella. Tutto da solo. Anzi, con il supporto di Patrizia Fichelli che ha immortalato il lavoro del prima e del dopo. Come in una cura di bellezza. Niente cremine e impacchi, ma olio di gomito e sudore per pulire le scale che da via della Cupa portano al piano superiore del parco. Fino a sabato, il lato sinistro (a scendere) della scalinata era ricoperto per metà di erba invadente e sempre più selvaggia. Grossi ciuffi di lantana che, parafrasando Giordano Mangano e il suo intervento all'assemblea di piazza Grimana, «i turisti vedono».Allora Luca si è rimboccato le maniche e dopo qualche ora, la magia: scale pulite e sicure. Niente più rischio che, magari, in mezzo al verde spuntasse una siringa, per la sicurezza di tutti, a partire dai bambini.E in rete, Luca ha postato le foto della sua impresa: solo il prima e il dopo, con in mezzo tutti i complimenti di chi ha gradito il regalo alla città. Qualche polemica per chi dovrebbe far pulire queste aree al posto dei cittadini, ma soprattutto un grazie per questo atto volontario e generoso. Per tutti vale il complimento di Andrea: «Questo si chiama lavorare per la propria città. Di nuovo: chapeau».
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