Foligno, avvocato infedele
si fa pagare senza lavorare

Foligno, avvocato infedele si fa pagare senza lavorare
di Egle Priolo
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Venerdì 4 Aprile 2014, 20:59 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 13:08
FOLIGNO - Non c’ solo la truffa al cliente che ha pagato oltre trecentomila euro di parcella per la promessa di una facila vittoria in tribunale.

Perché l’avvocatessa di origini pugliesi con studio a Foligno è accusata anche di una tentata truffa nei confronti di un altro cliente che, secondo le accuse del pm Angela Avila, ha pagato più di quattromila euro per un mandato mai portato a termine.

La professionista, che da tempo ha attirato l’attenzione dei media e della magistratura soprattutto dopo la perquisizione subita nel suo studio dalla finanza, avrebbe infatti tentato di frodare il suo cliente «falsamente comunicandogli di aver definito tutte le pratiche che lo riguardavano». Così, infatti, spiega il pm nell’avviso di conclusione indagini che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio e quindi del probabile processo.

Secondo le accuse, l’avvocatessa era stata incaricata di gestire la pratica relativa al riconoscimento di malattia professionale per sordità da rumori subita dal cliente. Ma «approfittando del rapporto fiduciario» lo avrebbe praticamente preso in giro spiegando di «dover solo incassare le somme dovute» per un ammontare complessivo di 15.815 euro, poi diventate il giorno successivo oltre 28mila. Perché l’aumento in meno di 24 ore? Per chiedere anche l’aumento della parcella: da 2.124 a 4.410 euro. Più cinquecento euro «per il pagamento di marche da bollo - scrive il pm - in realtà non dovute». La truffa resterà solo tentata, anche se il rapporto con l’Inail era tutt’altro che concluso, solo perché gli assegni del clienti non sono stati pagati dalla banca. «Nessuna dichiarazione», tronca Giuseppe De Lio, l’avvocato d’ufficio incaricato di difenderla da questa nuova accusa.

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