Furti in casa, quartiere da mesi sotto scacco dei ladri

Furti in casa, quartiere da mesi sotto scacco dei ladri
di Egle Priolo
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Giovedì 2 Settembre 2021, 09:00

PERUGIA - Mesi di paura, come non fossero bastati timori e disagi legati al coronavirus. Al colle della Trinità la paura, dallo scorso autunno, ha i contorni indefiniti e per questo ancora più preoccupanti di banditi con cappucci e passamontagna, che aspettano il calare del sole per intrufolarsi nelle case. Spesso con le famiglie all’interno, radunate per cena o tirate giù dal letto in piena notte dai rumori inconfondibili di un ladro in casa.

L’emergenza furti, in questa parte di città, come detto va avanti da molto. Ma negli ultimi tempi, complice il mese delle vacanze, si è riproposto in maniera forte. Al punto che i residenti hanno inviato un esposto al prefetto Armando Gradone «vista la situazione di grande preoccupazione determinata dai numerosi furti o tentativi di furto che hanno recentemente interessato la nostra zona».
L’esposto è firmato dal Comitato esecutivo dell’associazione Colle della Trinità. «Il prefetto - spiegano i residenti - nell’ambito delle sue competenze e in qualità di presidente del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, potrebbe farsi carico di coordinare i vari interventi delle forze dell’ordine e di intervenire presso gli enti locali per mettere in atto misure preventive atte a dissuadere gli eventi criminosi avvenuti ormai troppo di frequente. Abbiamo chiesto un’appropriata posa di sistemi di rilevamento di immagini nei punti più sensibili della zona residenziale (telecamere ad infrarosso ad alta definizione con registrazione delle immagini e ripresa delle targhe) ed una più diffusa e consona - in quanto a intensità - illuminazione delle strade. Inoltre è stata evidenziata la necessità di una mirata attività di prevenzione nei periodi di ferie, di festività natalizie/pasquali e nelle ore più sensibili della tarda sera e della prima notte con posti di controllo anche mobili delle forze di polizia nei punti strategici di accesso e di uscita dalla stessa zona residenziale, con l’auspicio che detti presidi procedano al controllo approfondito di chiunque vi transiti, specie di chi non possa dimostrare di essere ivi residente o avervi interessi reali».
«Pur senza entrare nell’ambito di competenze non nostre - continuano i residenti - abbiamo anche suggerito che le pattuglie in caso di richiesta di intervento provvedano a bloccare in basso le due o tre vie di fuga dalla Trinità piuttosto che salirvi e perlustrare con scarsa efficacia un territorio costituito prevalentemente da aree boscate, tanto più che dalla chiamata all’arrivo intercorrono troppi e determinanti minuti utili a favorire la fuga dei banditi».

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