Perugia, sulla pineta di Ponte Felicino ancora proteste ma arriva un super studio

Intanto nasce la Consulta del verde, richiesta con forza dalle associazioni ambientaliste

Uno degli accessi della pineta di Ponte Felcino, chiusa da 1 anno a causa del rischio caduta di alcuni alberi
di Riccardo Gasperini
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 08:46

PERUGIA - A distanza di un anno dalla chiusura della pineta di Ponte Felcino, scattata proprio il 12 ottobre con l’ordinanza sindacale 1268 che stabiliva l’interdizione dell’area causa «pericolo per la pubblica incolumità», i cittadini tornano ad alzare la voce. Chiedono «di restituire la pineta in tempi brevi». Un appello rivolto al Comune che, da parte sua, lavora per avviare gli annunciati studi sulle piante. L’avvio è previsto per novembre. Solo dopo la relazione degli esperti si saprà bene come procedere, cioè quanti pini dovranno essere abbattuti e quali piante mettere a dimora al loro posto. Visto l’allungarsi dei tempi, le associazioni ambientaliste tornano però alla carica. Tramite la piattaforma Change.org, il gruppo Ginkgo Biloba guidato da Alvaro Lanfaloni ha lanciato una petizione, che ieri contava un centinaio di firme a supporto. Dalla chiusura «si è solo abbattuto qualche pino e la pineta continua ad essere chiusa». L’associazione chiede «che si portino avanti in breve tempo le cure dovute». Nel testo della petizione viene anche toccato il delicato tema delle specie arboree. Per Ginkgo Biloba la pineta «deve rimanere con le piante di pino domestico e non sostituita, come si teme».

Rispondendo alle domande del Messaggero, l’assessore all’Ambiente Otello Numerini ha fatto il quadro della situazione.

Riguardo la chiusura, ha spiegato che «purtroppo la situazione della pineta è critica, lo dimostra il fatto che negli ultimi tempi sono caduti 11 alberi. C’è quindi una criticità evidente e non si poteva fare altro che chiuderla». Riguardo i nuovi abbattimenti, ha spiegato che «cinque alberi più compromessi, come già comunicato, sono stati abbattuti». Parallelamente si sta muovendo un gruppo di lavoro composto anche da esperti dei Dipartimenti di Agraria e Ingegneria, più qualche agronomo esterno. «A breve partiranno gli studi, finanziati con circa 30mila euro. Abbiamo chiesto questi ulteriori approfondimenti, che potrebbero partire a novembre, per capire lo stato di ogni pianta. Allora avremo una situazione chiara al punto da capire come muoversi». L’auspicio «è che gran parte della stessa pineta possa rimanere».

LA NOVITA' A proposito di ambiente, Comune ed associazionismo: è nata la Consulta del verde. La giunta ha dato l’ok per l’istituzione e il regolamento. Ora l’atto passerà per i lavori di commissione e consiglio comunale per l’approvazione definitiva. La Consulta è «un tassello grazie al quale sarà favorito il confronto con i cittadini e la partecipazione consentendo all’Amministrazione di confrontarsi sui temi dello sviluppo e della tutela del verde».

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