Perugia, lo studio dell'università su borgo Sant'Angelo: traffico e sosta selvaggia la mallattia. La cura è un parcheggio

L'incontro a Borgo Sant'Angelo
di Redazione
3 Minuti di Lettura
Domenica 11 Febbraio 2024, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 09:03

Il borgo, unito, per un piano strategico e azioni per perseguire, con un approccio incrementale, obiettivi ben precisi per la riqualifica del quartiere. Proseguono gli incontri del progetto partecipato di rigenerazione urbana “Borgo Sa!” nel borgo Sant’Angelo, a cura del professor Mariano Sartore del dipartimento di Scienze politiche dell’ateneo perugino in collaborazione con una rete di associazioni di quartiere grazie ad un fondo stanziato dal Comune per lo studio della zona. 

PROGETTO PARTECIPATO

L’occasione per presentare i risultati di alcuni questionari rivolti ai residenti e ai commercianti del quartiere che ha definito una analisi dettagliata sulle problematiche del quartiere selezionando un primo elenco di 47 quesiti, poi ridotti a 20 quesiti sulle problematiche individuate come principali. Tra le problematiche più evidenziate dai 104 cittadini che hanno risposto al questionario, prime tra tutte quelle legate alla mobilità: ovvero l’eccesso di traffico veicolare e il parcheggio inesistente che causa un’eccessiva sosta selvaggia lungo corso Garibaldi. Ma ci sono criticità anche sulle politiche sociali, urbane e culturali, in particolar modo la mancata valorizzazione del patrimonio artistico del borgo e una carente manutenzione del parco Sant’Angelo. A mancare, inoltre, un progetto futuro che tenga insieme le istanze del borgo.  All’incontro erano presenti, tra gli altri, l’assessore alla Partecipazione Gabriele Giottoli, Fabrizio Ciancaleoni dell’associazione dei commercianti della via Assogaribaldi, per l’associazione Vivi il Borgo c’erano il presidente Franco Mezzanotte e la vice presidente Martina Barro, oltre al professor Sartore e il collaboratore Matteo Zampolini che hanno curato il progetto. 

OBIETTIVO

Un grande laboratorio per la formulazione di progetti partecipati dalla comunità da utilizzare, poi, per bandi che intercettano importanti fondi per riqualificazione urbana.

Proprio come accaduto con il Pinqua a Ponte San Giovanni, ma anche a San Marco.  Come si è detto durante l’incontro alla Domus Pauperum lungo corso Garibaldi, la costruzione condivisa di uno scenario auspicabile deve investire la collocazione e il ruolo che il Borgo svolge nel contesto del sistema urbano di Perugia, in particolare nel rapporto con il centro storico cittadino, così come nel rapporto dell’hinterland della città.

UN PARCHEGGIO

E tra le esigenze del quartiere, quello di un’area di sosta fruibile dai residenti, ma anche dai fruitori delle attività commerciali del borgo, oltre dai tanti frequentatori della biblioteca di San Matteo degli Armeni. Una possibilità su cui, come ha sottolineato l’assessore Giottoli, l’amministrazione comunale sta lavorando. Insomma, l’idea c’è e, come è stato detto, nell’ arco di massimo un paio di mesi sarà completata quell’analisi dettagliata dei costi e la fase di progettazione esecutiva, quindi quella più tecnica, che comporterà un tema partecipativo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA