Perugia, reperti nascoti nel pollaio
Trovato tesoro da 15 milioni

Alcuni dei reparti ritrovati dai carabinieri
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Giovedì 21 Luglio 2016, 14:05
PERUGIA - Sono 36 i reperti archeologici, per lo più vasi attici a figure rosse o con decorazioni a intarsio a foglia oro, propri della cultura greca e verosimilmente provenienti da siti dell'antica Apulia (Puglia), databili tra il V ed il III Secolo a.C., che sono stati recuperati dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Perugia, in un'operazione coordinata dalla locale procura della Repubblica.
Denunciate, per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato in concorso, cinque persone, due uomini e tre donne (anche madre e figlia), tutti residenti in provincia di Perugia: non i classici tombaroli ma verosimilmente intermediari.
Tutte le opere rinvenute (in tre distinte abitazioni, due delle quali a Perugia e una in Cannara: in una di queste erano
nascoste all'interno di un pollaio) rivestono un eccezionale valore storico-artistico e archeologico, hanno detto stamani i militari in una conferenza stampa nella sede del comando perugino dell'Arma. Si tratta di crateri a campana, a volute e a calice: probabile la loro futura attribuzione anche a noti pittori dell'epoca. Il valore dei reperti è stato stimato in 15 milioni di euro. 
Quello recuperato dall'Arma di Perugia è un complesso ceramico cospicuo, cui si aggiungono 'ex votò che riproducono teste o figure femminili, posti verosimilmente a corredo di luoghi di culto e/o tombe: tutto è ben conservato, anche se alcuni manufatti risultano danneggiati ma, a detta degli esperti, sono perfettamente ricostruibili. Vi sono impresse decorazioni, soggetti, miti dell'epoca, scene di caccia o di battaglia.
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