Perugia, per la zona nord decolla l'idea dell'Ecomuseo del Tezio

La più popolare fra le tre croci di Monte Tezio
di Riccardo Gasperini
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Sabato 29 Aprile 2023, 08:05

Con l’obiettivo di «rafforzare le valenze paesaggistiche ed ambientali» favorendo «l’attivazione di un processo di conservazione e di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale», ha preso il via l’iter per la costituzione dell’Ecomuseo Monti del Tezio. Un processo che, al momento, vede impegnata in prima fila l’associazione culturale Monti del Tezio con a fianco il Comune. La novità emerge da una delibera della giunta di palazzo dei Priori, che nella seduta di mercoledì scorso ha dato l’ok alla proposta avanzata dall’associazione, dando di fatto il via all’iter. Iter che, come spiega chiaramente l’atto, passerà per la Regione cui spetta il riconoscimento degli ecomusei del territorio. L’obiettivo di fondo degli ecomusei è quello di «ricostruire, testimoniare e valorizzare, con il coinvolgimento attivo degli abitanti, la memoria storica, la vita, i patrimoni materiali e immateriali, le forme con cui sono state usate e rappresentate le risorse ambientali, i paesaggi che ne sono derivati, i saperi e le pratiche delle popolazioni locali e le loro trasformazioni nel tempo». Sulla base di questo l’associazione ha predisposto uno specifico progetto, con «l’intento di far conoscere alla gente il territorio di elevato pregio ambientale del massiccio del monte Tezio con le sue bellezze paesaggistiche e panoramiche in cui sono inseriti borghi, castelli, ville, edifici rurali ed una viabilità minore costituita da sentieri storici». L’intesa fra Comune e associazione prevede, come spiega la delibera di giunta, che venga costituita una associazione culturale senza scopo di lucro chiamata Associazione Ecomuseo dei Monti del Tezio, cui spetterà la gestione dell’ecomuseo e il cui funzionamento sarà regolato da un apposito statuto.

È molto vasto il territorio individuato per l’Ecomuseo Monti del Tezio, un insieme di monti (monte Tezio e monte Pacciano), colline e conche pianeggianti «che formano un paesaggio armonioso che offre allo spettatore la possibilità di godere di scorci naturalistici di incomparabile bellezza». È la mappa dei luoghi che vi ricadono che fa capire l’ampiezza: si sviluppa in un’area che va dalle mura medioevali a San Marco, Cenerente, Capocavallo, Colle Umberto, Maestrello, monte Tezio, Prugneto, fiume Nese, Borgo Giglione, via Pievaiola.

Una vasta fetta della zona nord della città da tutelare e far conoscere anche attraverso «il coinvolgimento attivo delle comunità locali, delle istituzioni culturali e scolastiche, dei soggetti imprenditori e delle altre forme associative presenti nel territorio interessato». L’iter è partito: c’è già il supporto del Comune che ha detto sì visto che «ha adottato una strategia di promozione del territorio basata sul pregio, sulla bellezza e sulla ricchezza delle risorse culturali e paesaggistiche del proprio territorio».

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