Non c’è caldo o freddo che tenga lontani i frequentatori del campo da basket di piazza Grimana. Ma forze qualcuno non gradisce la loro presenza e l’ha manifestato con atti vandalici. Dal primo pomeriggio fino all’ora di cena in decina, di età differenti e nazionalità varie, qui si incontrano. Si formano e si mischiano, si scambiano i passaggi tra i due canestri. Ma non c’è solo chi si sfida con la palla, ma anche chi si allena a ballare la break dance. A bordo campo c’è addirittura qualcuno che, come accade quando le culture si scambiano, insegna le fondamenta della lingua italiana ad un conoscente anglofono.
LA PIAZZA
La segnalazione è quella che arriva da piazza Grimana, all’ombra dell’Arco etrusco. Qui ogni giorno si riuniscono giovani di varie nazionalità. Da qualche settimana qualcuno avrebbe iniziato ad abbandonare spazzatura, vetri rotti, sapone proprio sotto i due canestri del campo da basket. Atti vandalici, dice qualcuno. O addirittura con l’intento di impedire la pratica sportiva quotidiana nel campo. I ragazzi frequentatori della piazza prontamente si sono muniti di scopa e spazzolone e ripulito ogni volta il danno, anzi usandolo come riscaldamento per gioco.
Una piazza che vive grazie ai suoi frequentatori in un quartiere difficile. Dove non è lontana l’ombra del degrado e della microcriminalità e che nelle tante vie e viuzze di borgo Sant’Angelo per anni ha trovato riparo da occhi indiscreti.
IL CAMPETTO
Nel 2017 il campo da basket e i suoi frequentatori era finito al centro di una polemica da parte dei residenti che avevano firmato e presentato un esposto corredato da 40 firme per protestare contro l’utilizzo del campo. Il motivo? Troppo rumore. Sulla piazza uno dei cartelli ricorda come “per la tutela della quiete pubblica, dopo le ore 22 è vietato l’utilizzo del campo” e “dove schiamazzi e rumori che disturbino il riposo delle persone è punito”. Insomma, come viene specificato, che si giochi pure ma dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 22, nel rispetto dei residenti di piazza Grimana. La raccolta firma scatenò una risposta da parte dei frequentatori “educati” del campo da basket che risposero con un flash mob con adulti e bambini che misero in luce come quello spazio rappresentava un presidio sociale, luogo di aggregazione e integrazione. Una piazza viva dove giovani di tutte le età e nazionalità hanno sgomitato per ritrovare uno spazio e scacciare degrado e spaccio.