Droga e azzardo, così in Umbria
si rovinano giovani e anziani

Droga e azzardo, così in Umbria si rovinano giovani e anziani
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Giugno 2014, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 20:50
PERUGIA - Situazione emergenziale per droga e gioco d'azzardo, mentre si pensa ad un'intelligence contro le infiltrazioni mafiose.

Il consiglio regionale infatti ha preso atto della relazione per l'anno 2014 della Commissione d'inchiesta di Palazzo Cesaroni su criminalità organizzata e tossicodipendenze.

Il documento mette in evidenza una «situazione emergenziale per quanto riguarda lo spaccio di droga e i volumi del gioco d'azzardo», come ha detto in aula il presidente dell'organismo consiliare, Paolo Brutti.

«Nell'ultimo decennio - ha sottolineato Brutti - il fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope e lo spaccio hanno cambiato radicalmente fisionomia: c'è stata una progressiva dissociazione tra consumo di droghe e tossicodipendenza. L'area del consumo è diventata più vasta rispetto a quella della tossicodipendenza. In alcuni strati della popolazione, fuori dai contesti di emarginazione e fragilità personale, il consumo di stupefacenti è divenuto l'occasione per massimizzare esperienze emotive e sensoriali collegate a occasioni di incontro e di divertimento. Tra i giovani umbri, in particolare tra quelli di Perugia, l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti è altissimo e coinvolge anche i ragazzi delle scuole medie. Una comunità con dimensione di massa che risulta contigua al mondo degli stupefacenti, fossero pure quelli di minore impatto».

«In Umbria - ha aggiunto - il gioco d'azzardo legale muove ingenti somme di capitali. Secondo una ricerca effettuata da Auser e da Libera un anziano su tre è a rischio di dipendenza, la metà degli anziani gioca regolarmente, ma la febbre contagia tutti. Dai dati della guardia di finanza le sole giocate elettroniche superano i 2 milioni di euro al giorno, nel periodo gennaio-giugno 2013 gli incassi sono stati pari a oltre 200 milioni per le newslot e oltre 65 milioni per le video lotterie. A Perugia sono attive 14 sale dove si gioca con le video lotterie e circa 70 ce ne sono in provincia». Sempre stamani è stata annunciata l'istituzione di un Osservatorio regionale sulle infiltrazione mafiose e l'illegalità, composto dai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che operano nel settore (Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Cittadinanzattiva, Legambiente e Mente Glocale). Ed anche l'attivazione di un apposito sito internet: www.antimafia.regione.umbria.it.



Le proposte. Vengono infine lanciate cinque proposte: costituzione di una «intelligence» regionale sul problema delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sulla organizzazione dello spaccio di sostanze stupefacenti; valorizzazione del centro storico di Perugia; monitoraggio dei passaggi di proprietà degli esercizi commerciali; attivazione di meccanismi di collaborazione politico-investigative con le ambasciate albanesi, tunisine e nigeriane; organizzazione, a Perugia, della prima Conferenza delle Commissioni antimafia per stabilire protocolli d'intesa comuni, condividere le esperienze più riuscite. Franco Zaffini (capogruppo Fdi) ha osservato che «l'Umbria rischia di capitolare, sostanzialmente per ignavia, per superficialità, per incompetenza. Fino ad ora non è stata mai affrontata una qualunque azione di contrasto di questo fenomeno. Con questa relazione diciamo con chiarezza che, e non possiamo più nascondercelo, esiste un fenomeno dalle dimensioni mostruose e un'unica conseguenza finale, che è quella dello smarrimento della strada per tantissimi nostri giovani».
© RIPRODUZIONE RISERVATA