Telefonini ma non solo, si diceva. Perché ai balordi delle strade, a chi scippa i ragazzini mentre stanno facendo foto o “ipnotizza” i commercianti dentro le proprie attività, interessano anche i tablet. Qualsiasi dispositivo che possieda una scheda telefonica e che possa andare su internet diventa prezioso, diventa da rubare e rivendere. Alimentando un mercato vastissimo.
Perché comprare a prezzo di listino questi dispositivi è impegnativo, e allora nella corsa all’affare per mettere le mani su questi gioielli della tecnica può succedere che in tanti non si domandino la provenienza così a buon mercato. Fatto sta che, soprattutto in primavera, c’è stata un’impennata di furti. Telefonini e tablet che una volta rubati vengono “ripuliti” con appositi programmi e portati all’estero.
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