Gauccione, come lo chiamano i tifosi, era da tempo malato e viveva lontano dall’Italia dopo avere superato tutti i guai giudiziari seguiti al fallimento della società nel 2004. Indimenticabili i giorni del suo arrivo, il 7 novembre del 1991 quando - forte dei trascorsi da vicepresidente della Roma e da magnate dell’ippica, proprietario del mitico Tony Bin -seppe creare in città un entusiasmo probabilmente irripetibile e con gli anni trascinare il Perugia fino alle vette della serie A e dell’Europa.
A Perugia come presidente e patron è rimasto con i figli Alessandro e Riccardo per 14 anni marchiando a fuoco la storia biancorossa dopo gli anni ruggenti dell’era D’Attoma. Vulcanico, pittoresco ma dotato di una umanità e di una generosità ai limiti dell’incredibile, Gaucci rimarrà nella storia del calcio italiano per i risultati e per episodi indimenticabili legati al suo essere personaggio e alla sua capacità di creare attenzione e di fare discutere. Dal momento in cui la notizia è uscita, sono piovuti a migliaia i messaggi di cordoglio da tifosi e appassionati di tutto lo stivale.
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