Terni, via cento parcheggi liberi
arrivano le strisce blu

L'ingresso del parcheggio di Corso del Popolo
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Giovedì 4 Luglio 2013, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 13:38
TERNI - Via i posti gratuiti e sotto con le strisce blu, quelle a pagamento per capirci. Intorno al parcheggio di Corso del Popolo, per un raggio di 250 metri, non ci saranno più strisce bianche.



Lo ha deciso ieri la Giunta comunale che ha dovuto dare seguito all’accordo di project financing siglato per la realizzazione del parcheggio di Corso del Popolo. In totale, saranno poco più di un centinaio i posti auto gratuiti che spariranno nel giro di pochi giorni.



Si tratta per lo più dei parcheggi che si trovano alla fine di via Guglielmi, tra ponte Garibaldi e il nuovo complesso edilizio di Corso del Popolo in fase di realizzazione. Anche i posti auto che si sono creati dopo aver rimosso i pannelli pubblicitari intorno al cantiere, non saranno più liberi, ma a pagamento. Da Palazzo Spada spiegano che «non si poteva fare altrimenti».



Insomma, fanno capire che la decisione è stata «sofferta» ma allo stesso tempo «inevitabile» perché «gli impegni vanno mantenuti» anche quando «sono stati presi da persone che non guidano più la macchina amministrativa». Il riferimento è all’accordo siglato anni addietro in vista della realizzazione del parcheggio coperto, che tra 30 anni sarà di proprietà comunale e non è da escludere che la decisione di non avere posti liberi intorno al parcheggio per un raggio di 250 metri possa essere rivista, anche se c’è poco da sperare. Tuttavia, nonostante il Comune toglierà dall’oggi al domani un centinaio di posti liberi per metterli a pagamento, in un periodo di crisi come questo, dalla Giunta fanno sapere di aver salvato in salvabile.



Perché nel computo dei 250 metri di raggio dal parcheggio di Corso del Popolo rischiava di ricadere anche via Piave, la strada che taglia in due Città Giardino; popoloso quartiere residenziale alle porte del centro storico. E raccontano che l’assessore al traffico Luigi Bencivenga abbia fatto il diavolo a quattro per far sì che i posti auto lungo via Piave non cambiassero colore.



Indiscrezioni di Palazzo Spada riportano che il braccio di ferro dentro la giunta sia stato aspro, con alcuni assessori che presi dalla necessità di rispettare i patti non si sarebbero fatti scrupoli di inserire anche via Piave nell'elenco delle vie, ma non è andata così.
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