Olio, scattano i controlli
dei carabinieri del Nas

Olio, scattano i controlli dei carabinieri del Nas
di Luca Benedetti
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Domenica 25 Ottobre 2015, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 18:40
PERUGIA - La mosca olearia è un non lontano e amaro ricordo, ma la stagione 2015 per l’olio è indicata a cinque stelle. Almeno sul fronte della qualità. Merito dell’estate che ha fatto boccheggiare.



Con la stagione della raccolta e della molitura già avviata arrivano non solo gli affari, la passione e il gusto,maanche i controlli dei carabinieri del Nas per dare la caccia a chi bara. Servono controlli accurati e raffinati per scoprire il falso. Cioè la frode i commercio dell’oliva che arriva dall’estero e viene venduta per italiana o dal sud e l’extravergine diventa umbro. È sempre difficile farla franca, ma qualcuno ancora ci prova e si muove tra codici e zone d’ombra delle leggi. Negli anni scorsi, per esempio, gli uomini guidati dal capitano Marco Vetrulli, hanno scoperto anche frantoi abusivi dove la molitura veniva fatta in casa. Magari prodotto di gran livello, ma non si può. Se le verifiche della rispetto delle norme igieniche dei locali e dei macchinari con cui vengono molite le olive e imbottigliato l’olio , sono la parte più grossa del lavoro, quella più difficile va a scavare tra carte e documenti per tracciare il prodotto dall’oliva alla bottiglia. Perché basta una virgola al punto giusto per trovare il cavillo salva furbi. Controlli anche sulla Dop. Fin qui è il lavoro di routine dei carabinieri del Nas, che si muovono anche su segnalazioni dei cittadini. E l’olio è uno dei prodotti che richiama di più le attenzioni dei consumatori e che fa squillare con più frequenta il telefono al comando di via Canali.

LA STAGIONE

Lo scorso anno la mosca mandò a picco la passione e gli affari. Quest’anno stagione ottima sul fronte della qualità anche se la quantità non toccherà le vette di 90mila quintali a cui può arrivare il comparto umbro. Si fermerà, secondi le stime dell’Ismea, più in basso, appena più avanti della metà. «Quella della campagna 2015 è una stagione eccellente», spiega Giulio Scatolini presidente di Aprol, l’associazione dei produttori olivicoli di Coldiretti. «L’estate calda- aggiunge l’esperto- con temperature che per lungo tempo si sono assetate sopra i trenta gradi, hanno impedito l’attecchimento della mosca. Il caldo e le scarse piogge hanno causato anche una sorta di stress idrico nelle piante. Che, in questa situazione particolare, hanno avuto una naturale produzione maggiore di polifenoli. Che danno all’olio extravergine umbro le caratteristiche salutistiche importanti che tutti conosciamo ». La sofferenza estiva viene ripagata con una stagione per l’extravergine che finisce in testa alla classifica come tra le migliori, se non la migliore, degli ultimi anni. Più produzione non significa che i prezzi siano tornati ai livelli pre-crisi da mosca. Ancora Scatolini: «La forchetta di prezzo, per un buon extravergine umbro, quest’anno si attesta tra i 10 e i 12 euro al litro. Il prezzo, in gran parte, resta, nei pichi massimi, sui livelli dello scorso anno quando era di 12-13 euro, per un motivo molto semplice: non ci sono scorte a cui attingere». Cioè l’anno scorso con la produzione iper ridotta c’è chi, anche per risparmiare un po’, è andato a caccia dell’extravergine rimasto nei frantoi dalla campagna 2013. E quest’anno anche con la produzione in crescita ma senza picchi, il prezzo resta automaticamente sostenuto.
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