“Uno o Due? L’imprenditore scaltro o il giovane giornalista? Chi è l’uomo più crudele del mondo?” Se lo è domandato più volte Francesco Montanari prima di convocare tutti i suoi amici a cena per capire come mai un testo tanto bello, anonimo, fosse a casa sua. “Ragazzi, mi dovete aiutare a trovare l’autore di questo lavoro, perché non è firmato ed è meraviglioso”. Lo aveva messo lui stesso da una parte, poco prima che scattasse il lockdown di marzo 2020, che ha scombussolato la vita di ognuno. Solo che non si ricordava che era stato Davide Sacco a consegnarglielo, per affidare a lui l’introduzione. Perciò invita gli amici più stretti. Tra cui Davide Sacco. E chiede loro: “Mi aiutate a trovare il genio che ha scritto questo capolavoro?”. “Ma dai, Francesco, L’Uomo più Crudele del Mondo è il testo che ti ho consegnato tanto tempo fa, lo sai, non prendermi in giro” – replica Sacco. Non ci crede, Francesco: troppo facile. Era pronto a tutto pur di rintracciare l’autore, invece se lo trova davanti al primo tentativo.
Alla fine “L’uomo più crudele del mondo” è diventato lo spettacolo teatrale, scritto e diretto da Davide Sacco, al debutto in prima nazionale dal 9 al 12 febbraio al Teatro Manini di Narni, con il sostegno anche di Lvf e del Bellini di Napoli.
Eppure, nel serrato dialogo che coinvolge i due protagonisti svelando le loro personalità, i ruoli di vittima e carnefice inizieranno presto a confondersi, fino al raggiungimento di un finale che ribalterà ogni prospettiva. Perché il sipario si chiude ponendo al pubblico la stessa domanda: “Chi è l’uomo più crudele del mondo?”. Sono a Narni, in questi giorni i due attori, Lino Guanciale e Francesco Montanari, impegnati nelle prove per il debutto dello spettacolo di Davide Sacco. E c’è il regista con loro, emozionato per il lavoro che verrà presentato poco prima di San Valentino.