Narni, dopo le statue danneggiate anche le edicole delle madonnine

Narni, dopo le statue danneggiate anche le edicole delle madonnine
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Martedì 15 Agosto 2023, 10:52

NARNI Continua lo scempio delle immagini sacre. Dopo le statue allo Speco, tocca a Gesù e alla Madonna. Questa volta, ad essere colpite, tre edicole conosciute come quelle "delle Madonnine" posizionate lungo strada dei Termini a Narni Scalo. Tagliata e strappata la tela dipinta che raffigura Gesù benedicente, divelta la copertura di quella contenente un'immagine di Maria, fatta a pezzi la statua della Madonna nella terza. «Sono solo vandali - sbotta una donna che abita nelle vicinanze - senza rispetto. Perché distruggere immagini religiose che la pietà popolare ha installato nelle piccole edicole stradali?». Un evento che ha provocato indignazione nella comunità. «Se non piacciono - rincara un altro - basta non guardare e passare oltre. Un detto popolare dice di scherzare con i fanti e lasciare in pace i santi». Non è la prima volta che le immagini sacre posizionate nel comune di Narni vengono attaccate da vandali. Il precedente, risalente alla fine di luglio, quando sono state distrutte le statue di San Francesco e della Vergine Maria, entrambe poste su altari di pietra lungo il sentiero che conduce al santuario del sacro speco francescano a Sant'Urbano. Un attacco in piena regola che però ancora non ha il volto del colpevole.
Di quella del poverello di Assisi è andato distrutto il viso, probabilmente a seguito dell'impatto con il terreno sassoso, mentre quella della Madonna ha perso il basamento. In quell'occasione, la "denuncia" era partita da un post di uno dei religiosi legati al convento. Sul posto, erano intervenuti i carabinieri della compagnia di Amelia per effettuare i rilievi del caso e raccogliere eventuali elementi utili alle indagini. La gratuità del gesto, che a memoria della comunità non ha precedenti al santuario, anche in quel caso aveva provocato sdegno e sconcerto. Sebbene le sculture di per se non hanno grande valore storico artistico infatti, fanno però parte del patrimonio di un luogo venerato dai narnesi e non solo. «Un luogo di grande atmosfera e bellezza - ha commentato una donna - intriso di spiritualità, a prescindere dalla propria fede religiosa. Qualcuno a fronte del gesto, ha parlato di atei, ma qui la fede non c'entra. Questi sono solo vandali senza rispetto». A fronte degli attacchi, più di qualcuno invoca l'installazione di telecamere per controllare le porzioni di territorio più isolate ed esposte. Un provvedimento che più di qualche comune del comprensorio amerino narnese sta già mettendo in campo per tutelare il patrimonio pubblico da vandali e teppisti.

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