Montecchio, scoperto un nuovo tipo di sepoltura nella necropoli del Vallone di San Lorenzo

Montecchio, scoperto un nuovo tipo di sepoltura nella necropoli del Vallone di San Lorenzo
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Venerdì 15 Settembre 2023, 18:05

MONTECCHIO Necropoli del Vallone, scoperta una nuova tipologia sepolcrale. Al lavoro archeologi italiani e statunitensi La tomba è emersa durante lo scavo in un'area fra quelle già interessate dalle campagne condotte fra il 2017 e il 2019. 

Si tratta di due tombe a fossa scavate nell'argilla, con una copertura realizzata con lastre di travertino. Le fosse poco profonde contenevano un ricco corredo. Ogni sepoltura ha difatti restituito una decina di cocci in bucchero, di provenienza orvietana, mentre altri contenitori ritrovati sono stati ricondotti a una produzione locale. 

Tra le forme più particolari, un’olla cilindro-ovoide forata sul fondo con funzione rituali legate alla sfera funeraria, o utilizzate in vita per i culti demetriaci legati alle pratiche agricole.

In un'altra fossa è stato ritrovato un altare-mensa quadrangolare di travertino, posto sopra le lastre di copertura della tomba, su cui era stata intenzionalmente lasciata in offerta un’olla.

All’interno del recipiente era ancora presente una sostanza alimentare che potrebbe essere ricondotta al cosiddetto pelanos, una focaccia di spelta, antico grano di tradizione mesopotamica, offerto agli dei degli inferi per accogliere il defunto nell’oltretomba.

Tra i molti contenitori in ceramica comune trovati durante le attività di scavo, uno di essi ha un’ansa dove compare una digitazione che richiama affinità stilistiche coerenti con il periodo che va dalla fine dell’età orientalizzante al primo arcaismo.

Attualmente, sono in corso indagini sulle colline davanti al pianoro, dove per la prima volta è stata accertata la presenza dell’abitato, e nelle insenature scavate dai fossi immissari del vicino Tevere. 

Dal 2017 il progetto “Montecchio Archaeology Field School” prevede la ricerca, il recupero e la valorizzazione dei beni archeologici presenti su tutto il territorio comunale.

Una concessione del ministero della cultura, con la supervisione della soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, in collaborazione con il comune di Montecchio, l’università degli studi di Perugia, la Kent State university dell’Ohio – USA e associazione Acqua.

come ormai da tradizione, anche quest’anno le indagini hanno visto all'opera una ventina di studiosi tra archeologi e studenti dell’università degli studi di Perugia, sotto la direzione scientifica del professor Gian Luca Grassigli, e della Kent State University – Ohio (USA), sotto la direzione della professoressa Sarah Harvey, università statunitense che sta contribuendo alle indagini sul territorio.

Gli scavi sono condotti dagli archeologi Stefano Spiganti e Francesco Pacelli, fields director delle operazioni sul campo. Lo scavo è realizzato con la concessione del ministero per i beni e le attività culturali e la stretta collaborazione e supervisione di Luca Pulcinelli della soprintendenza archeologia,belle arti e paesaggio dell’Umbria. 

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