scout da tutta Italia a fare le loro attività educative estive qui, per riportare non solo la presenza di giovani nell’Umbria terremotata, ma perchè questi giovani ritornando a casa possano raccontare la bellezza della nostra terra e la fierezza della nostra gente». L’iniziativa è stata tenuta a battesimo mercoledì mattina a Perugia nel salone d’onore di Palazzo Donini dalla governatrice Catiuscia Marini, insieme al vescovo ausiliare di Perugia monsignor Paolo Giulietti e ai presidenti nazionali Agesci Barbara Battilana e Matteo Spanò. I ragazzi, accanto alle attività di animazione, faranno pulizia del verde e lavori di manutenzione. Le routes - nel linguaggio scout - vanno da Spoleto a Cerreto attraverso Scheggino, Vallo di Nera e Meggiano; poi da Monteleone a Spoleto via Poggiodomo, Gavelli e Vallo; da Norcia a Preci; da Cascia a Norcia e da Monteleone a Cascia. «Apprezziamo che Agesci abbia riproposto ed innovato l‘iniziativa che fu messa in campo in occasione del terremoto che colpì l’Umbria e le Marche nel 1997– rimarca la presidente Marini – questa volta abbiamo a che fare con l’Appennino più difficile e spesso più isolato, veramente bisognoso di essere sostenuto per evitare che il deleterio fenomeno dello spopolamento faccia danni come e più delle scosse sismiche». Gli scout recupereranno tre strutture per attività educative a Vallo di Nera, Monteluco e Cascia e ogni partecipante tornerà a casa con un distintivo per ricordare l’esperienza della Valnerina.
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