Mattarella ad Assisi a vent'anni dal terremoto: «Patto nazionale per la prevenzione»

Sergio Mattarella in preghiera nella Basilica Superiore di Assisi
di Federico Fabrizi
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Martedì 3 Ottobre 2017, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 12:45

ASSISI - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato ad Assisi a vent'anni dal terremoto del 1997. Il Capo dello Stato è atterrato nella città di San Francesco poco dopo le 10 del mattino tra misure di sicurezza straordinarie e alla Basilica Superiore, accompagnato dal frate custode del Sacro Convento, Mauro Gambetti, ha abbracciato i familiari delle vittime del sisma del 1997.

Alle 11 Mattarella è entrato al teatro Lyrick (accolto dalla governatrice Catiuscia Marini e dal sindaco di Assisi Stefania Proietti) per incontrare i volontari della Protezione civile impegnati nell'emergenza del terremoto di vent'anni fa e del 2016.


«Ci tenevo ad essere qui - ha detto il Presidente della Repubblica - di fronte ai volontari del soccorso e della ricostruzione. Il primo pensiero è alle sofferenze provate da tanti. Un grazie per quanto fatto allora e in ogni occasione se ne presenti la necessità. Grazie a chi è impegnato nell'aiuto, nel sostegno alle popolazioni colpite e ai vari rami della pubblica amministrazione vicina alla Protezione civile. In particolare, un grazie ai restauratori. Il nostro Paese - ha concluso Mattarella - sa esprimere grande solidarietà, auspico sappia esprimerla anche lontano dai momenti drammatici: auspico un grande patto nazionale per la prevenzione».
 
 
 


LA RICOSTRUZIONE Presente ad Assisi anche il commissario per la ricostruzione Paola De Micheli: «Sto incontrando le persone dei territori del Centro Italia e noto una grande voglia della gente di essere artefice del proprio destino», ha detto.
«Ricostruiremo ancora e meglio», il messaggio della governatrice Marini in un video trasmesso al teatro Lyrck.
«Questa terra ha sempre fatto tesoro delle sue esperienze, ha studiato le sue fragilità facendo grande opera di prevenzione - ha poi spiegato Catiuscia Marini - l'Umbria racconta di una ricostruzione fatta di qualità, conoscenze tecniche, saperi scientifici, innovazione nelle norme, formazione, educazione e consapevolezza civica. Abbiamo ricostruito e innalzato la sicurezza con attenzione al paesaggio. Abbiamo ricostrutio dov'era ma non com'era: più sicuro di prima. L'Umbria sa come fare e cosa fare, e vogliamo farlo con più sicurezza ancora. Abbiamo messo a disposizione risorse e un quadro normativo che permette di affrontare con fiducia e concretezza la ricostruzione. Entro l'anno completeremo tutto il quadro delle abitazioni di emergenza».

IL RICORDO «Vent'anni fa abbiamo sentito la paura e visto il buio - il racconto del sindaco di Assisi Stefania Proietti - ma abbiamo sentito la solidarietà grazie agli angeli dell'emergenza. La ricostruzione rende oggi la nostra Basilica uno degli edifici religiosi più sicuri al mondo, la sua riapertura ha fatto da volano all'economia. Nel terremoto del 2016 Assisi non ha subito danni, se non indiretti. Assisi mostra al mondo che con il terremoto si può e si deve convivere grazie alla prevenzione e a controlli severi. Possiamo rappresentare una speranza e intraprendere una rivoluzione socioculturale per la prevenzione».

 

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