interessato oltre la provincia polesana anche quelle di Venezia, Padova, Verona, Perugia, Udine, Treviso, Mantova, Bergamo e Belluno. Due commercianti sono stati denunciati.
Il sequestro, disposto dalla magistratura polesana, nasce da un controllo presso un commerciante a Rovigo al quale è stata contestata una violazione amministrativa al codice del consumo, in quanto le mascherine erano privi delle informazioni di legge.
Successivi accertamenti,eseguiti sulla documentazione che doveva comprovare la regolarità tecnica del prodotto, hanno portato i finanzieri a scoprire che la documentazione era stata falsificata e che le società indicate mai avevano rilasciato l'idoneità. Le indagini si sono ulteriormente sviluppate con il sequestro di 11.800 mascherine chirurgiche ad un grossita rodigino che aveva acquistato un lotto da 100.000 unità da una società asiatica. Le 'fiamme giallè hanno poi puntato l'attenzione su 22 aziende prevalentemente nel Nord-Est dove si è proceduto al sequestro di ulteriori partite di dispositivi, complessivamente oltre 34.000
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