LUGNANO IN TEVERINA Il sito archeologico di Poggio Gramignano torna sotto i riflettori. Questa volta, grazie ad un documentario inglese recentemente andato in onda e ad alcune pubblicazioni di settore che, ancora una volta, ne hanno messo in luce l'unicità.
Ad attirare l'attenzione degli studiosi di tutto il mondo, ancora una volta, il ritrovamento di una vera e propria necropoli di bambini tra cui spicca la sepoltura di una bambina di circa dieci anni, venuta alla luce nel corso del 2018, a cui è stato messo un sasso in bocca.
Un'anomalia in un sito già anomalo che lo stesso professor David Soren, l'archeologo statunitense che dirige lo scavo dal 1987, aveva definito «estremamente inquietante e strana». In generale, le circa cinquanta sepolture venute alla luce fino ad oggi rappresentano un caso unico nel suo genere. La conferma che i bambini siano stati sepolti a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro avvalora l'ipotesi circa un'epidemia di malaria scoppiata circa 1500 anni fa, che nel giro di poche settimana avrebbe sterminato i bambini.