Liste d'attesa, frena la crescita. Con il piano d'emergenza recuperate in quattro giorni 5.563 prestazioni

Liste d'attesa, frena la crescita. Con il piano d'emergenza recuperate in quattro giorni 5.563 prestazioni
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Sabato 17 Giugno 2023, 08:25

Frena la crescita delle liste d'attesa per le prestazioni sanitarie in Umbria e da lunedì scorso è cominciato l'abbattimento del pregresso, secondo quanto emerso da una nuova riunione operativa che si è tenuta in
Regione. Con la presidente Donatella Tesei e i vertici della sanità, tra cui l'assessore Luca Coletto, il direttore regionale Massimo d'Angelo e i vertici delle Aziende ospedaliere e
sanitarie locali.
Secondo quanto riferisce Palazzo Donini nonostante le 12 mila prestazioni inserite a maggio nel percorso di tutela a causa dell'introduzione del principio di territorialità distrettuale per gli ultrasessantacinquenni, gli oncologici e i fragili, è stato superato di poco le 81 mila unità grazie al piano di smaltimento in corso.
Con l'avvio «concreto» del Piano, è poi iniziato l'abbattimento vero e proprio del pregresso, legato all'aumento
della capacità produttiva delle aziende sanitarie regionali e dell'affidamento di parte delle prestazioni pregresse alle strutture convenzionate che hanno risposto alla manifestazione di interessi.
Nei soli primi quattro giorni dell'attuazione del Piano si è infatti registrato - sottolinea ancora la Regione - un
abbattimento delle liste di 5.563 prestazioni (quasi 1.400 al giorno di media) dato che a breve dovrà, e secondo le previsioni potrà, essere raddoppiato. Per ciò che concerne la nuove richieste di visite specialistiche e esami diagnostici, la capacità di risposta delle strutture pubbliche regionali è definita in miglioramento rispetto al passato seppur ancora inferiore di alcuni punti percentuali a quella del 2019, e ad oggi provoca un gap del 20% negativo tra prestazioni richieste e quelle fatte senza ricorrere ai percorsi di tutela, nel rispetto del principio di
territorialità distrettuale. «Al fine di dare risposte migliori all'utenza - spiega ancora la Regione - si stanno adottando supplementari azioni specifiche come l'accordo con gli specialisti ambulatoriali, l'ulteriore l'allungamento degli orari per lo svolgimento di visite e esami e la sollecitazione alla sempre maggiore appropriatezza delle prestazioni richieste».
Tra i dati analizzati, inoltre, è anche emerso che vi è una percentuale di pazienti che, senza cancellare la prenotazione, non si presenta il giorno dell'appuntamento per sottoporsi alla prestazione, dato che, seppure inferiore alla media nazionale, influisce negativamente sull'organizzazione ottimale del lavoro delle strutture sanitarie.

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