Ladri e truffatori fregati dai social: «Attenti all'uomo con la telecamera e alla nipote in pericolo». Gli ultimi allarmi a Perugia

Ladri e truffatori fregati dai social: «Attenti all'uomo con la telecamera e alla nipote in pericolo». Gli ultimi allarmi a Perugia
di Egle Priolo
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Mercoledì 3 Gennaio 2024, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 09:12

PERUGIA - Contro ladri e truffatori scendono in campo anche i social. Con il controllo di vicinato che adesso passa per Facebook o WhatsApp. Vita dura per i malintenzionati, insomma, da Balanzano a Prepo e Ponte della pietra, dove i residenti più accorti avvisano i vicini con il metodo più rapido: i gruppi e le chat. Una sorta di It Alert anche se in versione parecchio ridotta: un allarme multi-condominiale che aiuta chi abita nella stessa zona e in certi casi anche le forze dell'ordine, ancora più pronte a intervenire dopo segnalazioni sempre più precise, pure con tanto di video.

È quello, per esempio, che sta succedendo nelle ultime ore nella zona di Balanzano, il quartiere a un passo da Ponte San Giovanni, dove c'è chi ha notato da un po' di tempo due persone che girano per le strade riprendendo le villette, spesso indipendenti o al massimo bifamiliari. «Lo riconoscete? È quello che gira i video delle case... Oggi in compagnia. Fate attenzione», ha scritto un utente sul gruppo privato Facebook Noi di Balanzano. In base alle segnalazioni, pare che un uomo da qualche tempo abbia fatto insospettire i residenti per la sua passione di riprendere i particolari delle abitazioni. Magari è un cineasta alle prime armi o un agente immobiliare interessato al mercato della zona, ma è chiaro come il timore a Balanzano è che si tratti di un malintenzionato che riprende entrate, finestre e vulnerabilità delle case. Con quei video che potrebbero diventare materiale da studiare per trovare le porte più facili da affrontare, con tanto di approfondimento sulle vie di fuga in caso di allarme. E dopo i diversi furti che nei mesi scorsi hanno interessato anche quest'area è normale come i residenti si siano fatti più sospettosi, preferendo avvisarsi di un eventuale rischio che nella roulette della criminalità può interessare chiunque.

E a proposito di azzardo, l'auspicio è che vada veramente male – come accaduto nei giorni scorsi a Canneto – a chi da ieri prova il trucco della truffa del parente in difficoltà per rubare soldi a vittime, purtroppo, evidentemente seguite e conosciute.

L'allarme, in questo caso, gira su WhatsApp nel gruppo dei residenti di Prepo e Ponte della pietra. Un solerte cittadino racconta, con tanto di punti esclamativi colorati per sottolineare l'importanza del messaggio in mezzo a eventi e auguri: «Questa mattina (ieri, ndr) arriva una telefonata da parte di una ragazza che si spacciava per “nipote“ la quale parlava in maniera concitata di un incidente che le era capitato al Conad. Dopodiché entra nella comunicazione il “maresciallo dei carabinieri” il quale spiega la situazione, abbastanza grave e per cui la nipote avrebbe subito un processo per direttissima nel giro di 30 minuti chiedendomi di raggiungere subito la stazione “centrale” dei carabinieri lasciando così casa sola e dando loro via libera per poter fare i loro comodi all’interno». «Ovviamente è una truffa – chiude il residente -. Fate molta attenzione». Come sottolinea l'attento prepese, infatti, il trucco è chiaro: si inventa un allarme per far lasciare casa incustodita, variante del piano in cui al posto del sedicente maresciallo arriva il finto avvocato a prelevare soldi e gioielli per pagare la “cauzione”. Variante particolare, magari messa in atto perché gli abitanti della casa sono giovani e difficilmente beffabili rispetto al trucco provato pochi giorni fa a Canneto, dove comunque i truffatori hanno trovato dall'altro capo del filo un anziano - brillante e soprattutto ben informato - che non si è fatto fregare. Mentre “l'avvocato” spiegava le necessità economiche urgenti del parente nei guai, lui infatti ha chiamato il 112 con il cellulare, con il carabiniere (vero) che ha capito perfettamente il problema e ha fatto arrivare le pattuglie fuori dalla casa, permettendo di beccare i due complici. A dimostrazione, ancora una volta, che gli allarmi tra vicini e gli appelli all'attenzione, sui media e delle forze dell'ordine, segnano punti importanti contro la piccola e meschina criminalità.

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