Ladies e Bridgewater, notte rosa a Uj

Dee Dee Bridgewater
di Italo Carmignani e Fabio Nucci
2 Minuti di Lettura
Martedì 11 Luglio 2017, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 14:29
PERUGIA - Are you ready for Dee Dee? La serata più rosa della storia di Umbria jazz ospita uno dei  pochi artisti  ancora in attività presenti alla prima edizione, nel 1973. La Bridgewater è tornata nel Cuore verde col progetto Memphis, prologo live del cd in uscita il 15 settembre prossimo. Sono passate da poco le undici quando la signora del blues prende il palco dopo il lungo prologo della band. Si presenta con un abito grigio e un vistoso tutore alla gamba destra, 'regalo' di una recente caduta. Sul palco scorrono fotogrammi musicali della storia della musica black, ma anche un pezzetto di biografia della cantante. "Sono cresciuta ascoltando queste canzoni, grazie alla radio, nella città più musicale degli Usa. Ci sono tornata per riscoprire anche le mie radici e l'orgoglio di questa musica". Il primo pezzo è Givin' up di Gladys Knight. Mai arrendersi. Così tra una canzone e l'altra, da Staples Singers a Sam Cook, passando per B.B. King e Al Green, ecco anche un po' di storia 'sudista', come quando cita Martin Luther King. "Ci ha insegnato ad essere una sola voce e a pensare a un mondo senza violenza".
Ad aprire la serata, il progetto Ladies! composto da sette musiciste di altrettante nazionalità: una sorta di multinazionale del jazz. Momenti più intimi si alternano a session collettive con i tre fiati, sax, tromba e clarinetto in cerca di dialogo continuo. Come quando Ingrid Jensen va a cercare la risonanza nel pianoforte di Renee Rosnes, "regista in campo" del progetto, per un duetto quasi unplugged pronto a sfociare in una suite ritmata  e completa condotta dalle sei strumentiste. Poi ecco Cecile McLorin Salvant con la sua voce limpida e il suo abito colorato: e il live diventa un inno al talento e all'eleganza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA