La Tirreno-Adriatico 2018 a Trevi
​Dopo Foligno e Montefalco
​tocca alla terra dell'olio buono

La Tirreno-Adriatico 2018 a Trevi Dopo Foligno e Montefalco tocca alla terra dell'olio buono
di Giovanni Camirri
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Domenica 2 Luglio 2017, 16:59
TREVI - E' sempre più forte il legame tra il comprensorio che ha come baricentro Foligno e il grande ciclismo. La notizia è ancora ufficiosa ma pare ormai certo che la Tirreno-Adriatico 2018 sarà, stavolta, a Trevi. Che si tratti di un arrivo o di una partenza lo si saprà soltanto più avanti. L’unica certezza, stando a voci ben informate, è che già dalla settimana che inizia domani sono previsti i primi sopralluoghi per valutare il percorso. Un’azione programmata che servirà a comprendere nel dettaglio dove far transitare i professionisti della due ruote che attraverseranno quello scampolo, bellissimo, d’Umbria. Il leitmotiv che stavolta guiderà la grande manifestazione ciclistica sarà l’olio. L’idea di fondo è quella di proporre un territorio vasto, che va da Assisi fino ai confini con Spoleto e che ha come detto Foligno come suo baricentro non solo geografico, attraverso la promozione che passa per i grandi eventi, ed in questo caso lo sport, attraverso un’ottica di squadra. Così è stato per il Giro d’Italia a Foligno – base anche dlela Tirreno-Adriaticopoi proseguito, per l’edizione del Centenario della Corsa degli Italiani, con la Cronometro del Sagrantino che ha portato nelle case dei cittadini del mondo attraverso le immagini televisive un contesto, quale è appunto quello espresso da-  Montefalco, che è brand di se stesso. Una occasione unica, quindi, che ora vede consegnare il testimone di un progetto di promozione territoriale a Trevi che, da città dell’olio di grande qualità, avrà nel suo oro verde la bandiera per guidare questa fase dell’azione di promozione. Come tutto ciò verrà concretizzato lo si saprà soltanto più avanti. Ora si è in attesa dell’ufficializzazione dell’appuntamento così da capire se Trevi accoglierà una partenza o un arrivo della Tirreno-Adriatico. Certo è che l’asse dei Comuni amici del grande ciclismo si va sempre più rafforzando. Il tutto potendo contare su scenari unici, primizie rare, bellezze paesaggistiche senza eguali e soprattutto la capacità della gente che quei luoghi li vive da sempre di saper accogliere tutti.
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