La professoressa Daniela Francisci: «Per i fragili il Covid resta un fattore di rischio»

«Il rialzo dei contagi non è legato alla nuova variante ma all'affievolimento della copertura vaccinale»

La professoressa Daniela Francisci
di Fabio Nucci
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Mercoledì 30 Agosto 2023, 09:09

Con 53 casi comunicati ieri, 239 censiti nell’ultima settimana, 41 positivi in ospedale e un decesso in sette giorni, i contagi Covid tornano in evidenza anche se con uno spirito e un’attenzione decisamente diversi. Il SarsCov2, come dimostra la circolare ministeriale che lo scorso 11 agosto ha revocato l’isolamento per i soggetti positivi, è ormai considerato alla stregua di un’influenza, ma nelle settimane scorse ha continuato silenziosamente a circolare. Ma la guardia resta alta se di mezzo ci sono persone fragili e anziani. Come ricorda la professoressa Daniela Francisci, associata del Dipartimento di Medicina e chirurgia dell’UniPg che all’ospedale di Perugia dirige la Struttura complessa Clinica di Malattie infettive. La cartina di tornasole, infatti, per evitare complicazioni autunnali con l’arrivo dell’influenza stagionale, restano i positivi per i quali si rendono indispensabili le cure ospedaliere.
Professoressa, quanti sono ad oggi i positivi ricoverati a Perugia?
«Nel reparto di Malattie Infettive ad oggi (ieri, ndr) ci sono 8 pazienti Covid ricoverati, 10 in tutta l’azienda ospedaliera».
Quali sintomi presentano?
«I pazienti ricoverati nel nostro reparto hanno tutti un interessamento respiratorio: polmonite interstiziale, in alcuni complicata da una polmonite batterica sovraimposta»
Che tipologia di pazienti sono?
«Sono molto anziani, hanno un’età media compresa tra gli 80 e gli 85 anni, nel 60% dei casi sono maschi: presentano co-morbidità aggiuntive, soprattutto cardiovascolari e polmonari croniche. Per tutti stiamo utilizzando gli antivirali ma per qualcuno è stato necessario un sopporto ventilatorio non invasivo. Il dato positivo importante è che non ci sono stati decessi (a livelli regionale se ne registra uno nell’ultima settimana, ndr».
Qual è la situazione vaccinale di questi assistiti?
«Si tratta di soggetti quasi tutti vaccinati, ma l'ultima dose di vaccino l’hanno ricevuta molti mesi fa».
L’aumento dei ricoveri e degli attualmente positivi, in un mese passati da 328 a 601, è legato alla nuova variante?
«La responsabilità di questo andamento non è della nuova variante Eris, che non si sta dimostrando più severa delle altre della famiglia Omicron alla quale appartiene, quanto al calo di efficacia dei vaccini per il tempo trascorso dall’inoculazione e dall'eliminazione di tutte le misure di contenimento».
Rispetto alla copertura vaccinale in autunno è prevista una nuova profilassi?
«Il nuovo vaccino, sempre a RNA, sarà disponibile a ottobre, sarà monovalente, adattato alla variante XBB.1.5 (Kraken). Potrà essere somministrato insieme ad altri vaccini, ad esempio quello per l’influenza».
Quali precauzioni vanno seguite intanto in presenza di pazienti fragili?
«Sempre le stesse, evitare luoghi chiusi e affollati, utilizzare la mascherina FFP2, se sintomatici rimanere a casa anche se l'obbligo di isolamento dei positivi è stato abolito l'11 agosto con circolare ministeriale».

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