Il giovane riceveva dall’italiano una custodia di colore nero e nello stesso momento gli consegnava i 180 euro stabiliti, senza però accertarsi che all’interno della custodia non c’era un telefono ma un blocco di gomma, realizzato con il “pongo”, che ne simulava il peso e la forma. Veniva invitato in questi uffici per presentare denuncia di quanto accaduto.
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