Perugia, spari per fermare i ladri: i banditi sapevano dei proprietari in vacanza

Perugia, spari per fermare i ladri: i banditi sapevano dei proprietari in vacanza
di Egle Priolo
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Venerdì 7 Luglio 2023, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 12:09

PERUGIA - Un inseguimento da film, con i buoni che battono i cattivi. Tra colpi di pistola e inseguimento. Nei confronti di uno dei due ladri intercettati dagli agenti della squadra volante la vittoria è completa, visto che oltre ad avergli impedito il furto i poliziotti lo hanno pure arrestato. Per un altro, invece, parziale, visto che è riuscito a scappare. Un risultato comunque importante, nella battaglia quotidiana contro i furti.

Ma anche l’emergere, negli approfondimenti investigativi affidati alla squadra mobile, di due elementi che non possono non preoccupare. Il primo: l’arrestato, e presumibilmente il suo complice, sono due specialisti dei furti (l’arrestato si dice in questura abbia una lunga fedina penale) in arrivo da fuori regione. Il secondo, purtroppo collegato: i proprietari della villetta non erano in casa, a quanto si apprende in vacanza, e dunque i due ladri sapevano di avere tutto il tempo necessario. Elemento che molto probabilmente i ladri conoscevano. Tramite un basista? Possibile, ma non scontato. Di certo quelle di lasciare elementi visibili di presenza in casa, accordarsi con i vicini per un reciproco controllo delle abitazioni ed evitare di far sapere a tutti dove si va continuano ad essere buone pratiche per evitare i furti.
LA RICOSTRUZIONE
Succede intorno alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì, a Bagnaia. Alcuni passanti segnalano la presenza di due persone incappucciate nel giardino di una villetta. Parte la segnalazione e nel giro di pochissimo una volante è sul posto. I due ladri, ormai pronti a fare irruzione in casa, sono costretti a scappare una volta sentite le sirene. I poliziotti scendono dall’auto e si mettono subito all’inseguimento delle due sagome che nella notte vedono saltare una siepe, uscire dalla proprietà e cercare scampo nei campi circostanti. Uno dei due poliziotti, dopo aver scavalcato una recinzione, riesce a raggiungere uno dei due uomini, ma viene preso a calci e pugni. Ne nasce una colluttazione durante la quale l’agente esplode alcuni colpi in aria con l’arma di ordinanza. Dopo aver messo in sicurezza il soggetto, identificato come un cittadino straniero di origini albanesi, classe 1992, gravato da precedenti di polizia e irregolare, viene portato in questura e arrestato per furto in abitazione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
LE REAZIONI
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Riccardo Mencaglia in una nota rivolge un sentito ringraziamento e un plauso alla polizia, anche in quanto residente di Bagnaia. «Si è trattato di un’importante azione sinergica tra la celerità e grande efficienza dei poliziotti e la reciproca collaborazione da parte dei residenti, che non appena avvertiti i primi rumori hanno messo in moto un tam-tam di allerta in tutto il quartiere».
A FONTIVEGGE
Sono riusciti a geolocalizzare il telefono cellulare che era stato rubato loro poco prima e, grazie all’intervento della polizia, a recuperarlo. È accaduto nella zona del centro direzionale Ottagono, dove gli agenti della squadra volante hanno bloccato e denunciato per ricettazione un polacco di 30 anni, senza fissa dimora.

I poliziotti sono stati avvicinati da due uomini che, pochi minuti prima, erano riusciti a localizzare il telefono che era stato loro sottratto, rilevandolo all’interno del centro uffici dell’Ottagono. Successivamente però i due avevano perso il contatto poiché il cellulare risultava spento. Gli agenti hanno individuato nella zona il polacco, noto alle forze dell’ordine come assuntore di droga e dedito allo spaccio e che, alla loro vista, ha cercato di allontanarsi. Fermato, è stato trovato ancora in possesso del cellulare. È stato denunciato.

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