Inchiesta Lorenzetti: malumore
per la consulenza in Asl di un arrestato

Inchiesta Lorenzetti: malumore per la consulenza in Asl di un arrestato
di Italo Carmignani e Egle Priolo
3 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Settembre 2013, 16:37
PERUGIA - L’accusa fa mille per dimostrare di avere ragione, per far reggere quelle accuse sugli inghippi firmati alta velocit fiorentina e timbrati con sei arresti, tra cui quello di Maria Rita Lorenzetti, gi presidente Italferr, gi numero uno della Regione Umbria

Mille sono le pagine in cui le intercettazioni di ragionamenti meramente politici (con il volume reso alto da tanti nomi importanti), s’intrecciano con la tecnicità degli indizi accuse di corruzione consumata (forse) per avere favorito (detto in modo semplice) ditte impegnate nella realizzazione di gallerie e tratti ferroviari della Tav con materiali non apprezzabili e di avere avallato progetti premendo contro l’opposizione di qualche tecnico della Regione fiorentina.



In attesa dell’interrogatorio della Lorenzetti fissato per domani, tengono banco anche i malumori per le letture trasversali dell’inchiesta, per quelle implicazioni solamente politiche così lontane dai reati, quanto vicine al teorema di un sistema di potere. Malumori passati per gli uffici della Lorenzetti quanto per qualche parete della sanità regionale.



In tema di rumors, spicca (ma solo per il brand del personaggio) quello della senatriceAnna Finocchiaro impegnata a lodare l’ottimo lavoro politico della Lorenzetti senza comunque mai scadere in tristi baratti. Ma si segnalano anche posizioni minori e molto più locali. Il riferimento va a Alessandro Colletta, anche lui ai domiciliari per le vicende della Tav toscana. Apprezzato esperto progettista, oltre a quello fiorentino avrebbe anche un incarico umbro, in questo caso assolutamente specchiato. Una collaborazione a dei progetti della sanità, più precisamente della Asl del Ternano (un tempo meglio conosciuta come Asl 4) accesa per lui da Vincenzo Panella, già direttore generale della Conca ternana e attuale dirigente della Regione.



Nessuno parla di questo incarico, se non le voci di corridoio, che vorrebbero inopportuna la convivenza tra la consulenza (assolutamente regolare e trasparente) e il regime di misura cautelare decisa dal giudice fiorentino. In questo caso e sempre che sia ancora attiva la consulenza, spetterebbe al direttore della Asl (ora si chiama2) Fratini prendere una decisione. La Asl 2 è ancora in piena e fervente attività in materia dei progetti, tra cui non ultimo, la revisione del polo sanitario Narni- Amelia e la costruzione del nuovo ospedale.



È più forte della cronaca: le divagazioni concesse dalla stessa inchiesta e dalle sue pagine di dettagli politici accende sospetti e misura rancori per favori chiesti e non mantenuti, oppure felicità per quelli perfettamente eseguiti. A parte il posto di lavoro in un supermercato perugino, la Lorenzetti viene tirata per i polsini (come è normale che sia per una presidente della Regione, seppure ex), per passare esami universitari in Odontoiatria oppure inserire iscritti in Biologia che non abbiano passato l’esamea Roma. Di tutto un po’, molto vicino ai teoremi,ma più lontano dai reati. Intanto domani s’interroga. «Se sarà dura? No. Quello dell’interrogatorio di martedì è solo un passaggio importante perché si potrà aprire un contraddittorio eMaria Rita Lorenzetti potrà dare la sua versione dei fatti e difendersi dalle accuse che le vengono rivolte dai pm fiorentini».



Così l’avvocato Luciano Ghirga si prepara all’interrogatorio previsto a Firenze domani pomeriggio, quando l’ex governatrice potrà uscire dalla casa di Foligno dove è ai domiciliari quasi da una settimana. E finalmente cominciare a spiegare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA