Il procuratore Nicola Gratteri a Terni parla della "nuova" mafia e lancia l'allarme per il consumo di cocaina

Il procuratore Nicola Gratteri a Terni parla della "nuova" mafia e lancia l'allarme per il consumo di cocaina
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 18:23

TERNI - «I sacrifici sono necessari per raggiungere grandi obiettivi e il vostro obiettivo più grande è la vita. Dovete fare grandi sacrifici per riappropriarvi di voi stessi. Seguite le indicazioni e gli insegnamenti della comunità e sarete uomini liberi»

Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, si rivolge ai ragazzi che, nella comunità Incontro fondata da don Pierino Gelmini, stanno affrontando il percorso per uscire dal tunnel della tossicodipendenza.

Il magistrato antimafia che da 34 anni vive sotto scorta ha incontrato gli ospiti di Molino Silla prima di raggiungere il Garden per presentare il libro “Il grifone” scritto insieme al giornalista Antonio Nicaso.

«A Terni e in Umbria come nel resto d’Italia si consuma una grande quantità di droga, soprattutto cocaina, che non si compra al supermercato - dice Gratteri.  La ‘ndrangheta è leader nell’importazione di cocaina e siccome qui si consuma arrivano quintali di cocaina che vengono venduti e con quei soldi si compra tutto ciò che è in vendita. Un paio d’anni fa qui in Umbria, quando ero alla procura di Catanzaro - ricorda -  abbiamo fatto indagini importanti con cui abbiamo dimostrato che la ‘ndrangheta era venuta qui a comprare attività commerciali e imprenditoriali che erano provento del traffico di droga».

In sala per l’incontro promosso da Ada Urbani, presidente della sezione locale della Fidapa BPW Italy in collaborazione con il Rotary club e il Lions club Terni Host ci sono le massime autorità e il pubblico delle grandi occasioni.

«La tecnologia ha cambiato le mafie, che operano su scala mondiale senza muoversi dai loro territori, riciclando denaro, spacciando droga, vendendo armi in ogni parte del mondo» dice il magistrato antimafia presentando il libro.

Insieme a Nicaso, storico delle organizzazioni criminali,  racconta, con la metafora del grifone che sa cambiare pelle per evolversi in contesti sempre nuovi, come le mafie ormai siano in bilico tra realtà analogica e virtualità digitale.

Un quadro che impone strumenti d’indagine transazionali.

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