Il ministro Centinaio a Orvieto: «Dopo il voto Governo riveda agenda. In Umbria abbiamo candidati per portare avanti i nostri progetti»

Il ministro dell'Agricoltura Gianmarco Centinaio e la candidata sindaco del centrodestra a Orvieto Roberta Tardani
di Vincenzo Carducci
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Sabato 1 Giugno 2019, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 20:14

ORVIETO - «Il Governo ora ha bisogno di un po' più di tranquillità. L'auspicio è che Conte, Salvini e Di Maio si risiedano al tavolo e rivedano l'agenda di Governo. In chiave Lega? Gli elettori dicono questo ed è sotto gli occhi di tutti che abbiano premiato l'azione della Lega piuttosto che dei Cinque stelle». Il messaggio agli alleati pentastellati arriva da Orvieto dal ministro delle Politiche agricole e del turismo, Gianmarco Centinaio, sulla Rupe per incontrare gli operatori del settore e sostenere la candidata a sindaco del centrodestra, Roberta Tardani, in vista del ballottaggio del 9 giugno. Per Centinaio la tranquillità serve dopo «una campagna elettorale in cui i due contraenti se le sono dette di santa ragione, noi sui contenuti loro su cose che si inventavano». E nella "nuova" agenda di Governo, secondo il ministro dovrebbe entrare la Tav. «Dico sì alle infrastrutture - ha sottolineato - non mi straccio le vesti sul dibattito Tav si-Tav no come se fosse Mazzola-Rivera, Roma-Lazio o Inter-Milan. A me interessa che ripartano le infrastrutture di questo Paese quindi "sì" alla Tav, "sì" all'alta velocita che porti merci e persone anche verso il sud. Abbiamo Matera capitale europea della cultura ma io da Pavia che ci metto di più ad andare a Matera che a Londra». 

CANNABIS, STOP ALLE SIGARETTE "ALLEGRE" Da Centinaio anche lo stop alla cannabis light dopo quello della Cassazione. «Quel prodotto penso che si possa utilizzare per tanti altri settori non solo per fumare - ha detto - di conseguenza togliamo questo velo di ipocrisia visto c'è chi dice che si coltiva canapa per porodurre sapone, vestiti e scarpe e poi ce la troviamo nelle sigarette "allegre"». Il ministro ha quindi fatto il check up dell'agricoltura italiana. «Sta bene - ha detto - gli ultimi dati Istat dicono che è uno dei settori che sta andando meglio. Sicuramente ci sono tante cose da fare, ci sono stati anni più bui ma il lavoro che abbiamo iniziato ci porterà nei prossimi mesi a dare risposte a tutti quei settori che ci stanno chiedendo un aiuto. Abbiamo iniziato con olivicoltura, pensiamo a tutta la zona della xylella, siamo passati alla Sardegna per quanto riguarda il pecorino sardo, stiamo dando risposte alle filiere con 500 milioni di euro, un miliardo per le infrastrutture idriche. E' una bella macchina che bisogna far ripartire ma che ci sta dando soddisfazioni. Per quanto riguarda il vino - ha aggiunto - è un momento importante. Per qualità e quantità è il settore che sta tirando di più sia per consumi interni che per esportazioni, penso ai mercati emergenti come la Cina dove abbiamo superato la Spagna per esportazioni, penso al Giappone dove grazie ad un accordo di libero scambio stiamo assistendo a una crescita senza precedenti. Credo che grazie anche al nuovo Comitato vini e all'Ocm vino dove abbiamo messo a disposizione 100 milioni di euro, il mondo del vino possa guardare al futuro con sempre più ottimismo». 

«IN UMBRIA PERSONE PER PORTARE AVANTI I NOSTRI PROGETTI» In Umbria e a Orvieto, dove la Lega è già arrivata a essere il primo partito, c'è però intanto ancora la sfida del ballottaggio da affrontare. «Le elezioni hanno dimostrato che la Lega non partecipa per partecipare ma per vincere - ha detto il ministro - abbiamo persone e progetti, un leader, Matteo Salvini, e soprattutto abbiamo scelto candidati che possano concretizzare i progetti che portiamo avanti. Se qualcuno pensava che la Lega fosse venuta in Umbria a svernare o a prendere quattro voti in croce - ha detto - si è ritrovato sorpreso e ha perso le elezioni». «La visita del ministro Centinaio è la testimonianza che il Governo è vicino alla città dopo anni di abbandono», ha evidenziato la candidata sindaco del centrodestra Roberta Tardani che davanti alla platea di imprenditori del settore agricolo e del turismo ha rilanciato la proposta contenuta nel programma della creazione di un "marchio di territorio" che ritiene essere «uno degli elementi per portare la città a essere competitiva».

Centinaio dal canto suo ha glissato su una domanda arrivata sulla presenza della discarica in una terra di vino Doc come Orvieto («non entro in materie che non mi competono», ha detto) ma è entrato invece su altre questioni che hanno animato il dibattito degli ultimi mesi e quello della campagna elettorale: aree interne e colture intensive di nocciola sull'Alfina. «Non sono per buttare via tutto quello che fanno gli altri - ha detto parlando delle Aree interne - ma quando fai cose con i privati devi capire se ai privati interessa. Basta progetti imposti - ha aggiunto - devono essere condivisi per costruire insieme un percorso. Il progetto delle Aree interne può essere ripreso facendo sedere gli imprenditori intorno a un tavolo, non un tavolo delle chiacchiere ma operativo dove pubblico e privato decidono insieme cosa serve per il territorio. A queste condizioni il ministro dice: ci sono anche io». Sulla polemica sui noccioleti dell'altopiano dell'Alfina «capisco il mondo ambientalista - ha affermato - ma non si può dire sempre no. Al posto dei noccioleti cosa ci mettiamo? Come permettiamo ai proprietari di questi terreni di fare reddito? Altrimenti arriviamo come in Usa alla bistecca sintetica perchè non ci sono maiali e vitelli. Mangiatevela voi»  

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