Terni, selezioni per il fast food: «Meglio di Ast solo se il posto è griffato»

Terni, selezioni per il fast food: «Meglio di Ast solo se il posto è griffato»
di Monica Di Lecce
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Giovedì 12 Maggio 2022, 01:40

«Abbiamo avuto una difficoltà oggettiva in questo territorio a reperire personale, in particolare ragazzi giovani, che volevamo introdurre in azienda anche per “compensare” la forte presenza femminile». Lo rivela Camillo Tridici, il titolare del Mc Donald’s di via del Centenario che a breve gestirà anche il nuovo esercizio all’interno del PalaTerni. Ieri in piazza Tacito nell’ambito dell’evento itinerante del Mc Donald's Job Tour si sono svolte le selezioni per individuare le 45 figure che saranno impiegate nella nuova apertura.

«Avevamo fatto una ricerca di personale – rivela Camillo Tridici – ma non abbiamo ricevuto risposte, poi si è mosso il Mc Donald's Job Tour e sono arrivate centinaia di curricula». Con tutta probabilità, la spendita del nome, conosciuto in tutto il mondo, ha vinto le resistenze e nella giornata di ieri solo 150, dei 500 candidati iniziali, hanno avuto l’opportunità del colloquio. «In una realtà industriale come quella ternana, questo non è il posto in fabbrica e forse da parte dei giovani c’è diffidenza verso questo tipo di lavoro – azzarda Camillo Tridici – ma questa è un’azienda seria che ha sempre pagato con regolarità e ha dato l’opportunità ai propri dipendenti anche di crescere. Come tutto il mondo della ristorazione abbiamo vissuto anche noi questa difficoltà nel reperimento del personale. Il lockdown ha complicato certe situazioni, ma per quando ci riguarda il lavoro, per noi, non è mai cambiato». Sul fronte dei contratti il brand è conosciuto per il ricorso alla flessibilità. «Spesso sono i dipendenti a chiedercelo, soprattutto gli studenti che preferiscono contratti da 12 ore nel fine settimana – continua il licenziatario – Nelle assunzioni che andremo a fare ora utilizzeremo diverse forme contrattuali: part-time, tempo determinato, indeterminato, apprendistato».

Rispetto alle selezioni di ieri, i colloqui, per la prima volta dopo la pandemia – come ha rivelato lo staff - sono tornati “in presenza”. Ad esaminare i candidati, altri addetti della struttura che nell’arco della giornata hanno scaglionato gli aspiranti al posto di lavoro provenienti per lo più dal Ternano.

«Ho risposto alla selezione perché mi piace molto lo spirito di squadra e il team – dice Simone Sbarra, 23 anni di Amelia – Mi aspetto un lavoro faticoso ma mi entusiasma il modo con cui gli altri lavorano e fanno gruppo».

«Conosco il brand anche da consumatore – gli fa eco Ilaria Ottaviani, 34enne di Terni – e ho sempre pensato che sia ben organizzato. E’ proprio il modo in cui è strutturato, che mi ha spinto a rispondere alla selezione». «Da noi non vengono richieste particolari competenze - aggiunge Camillo Tridici – in questa fase viene valutata l’attitudine al lavoro di gruppo e la capacità di rapportarsi con la clientela. Con i 45 che individueremo oggi (ieri ndr.), avvieremo già dai prossimi giorni la formazione per arrivare a giugno pronti per l’apertura». In realtà la data dell’inaugurazione ancora non c’è. Sebbene il gruppo sia pronto, ci sono una serie di variabili connesse ai lavori al PalaTerni che impediscono di stabilire il giorno.

«L’auspicio è di partire entro il mese prossimo ma tutto è subordinato al procedere dei lavori – continua Tridici – non solo quelli dell’edificio ma anche delle infrastrutture connesse. Siamo molto attenti alla sicurezza, non solo dei dipendenti, ma anche dei clienti, per cui apriremo solo quando anche la viabilità intorno alla struttura sarà pronta».

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