Lite tra il sindaco Stefano Bandecchi e il giornalista del Comune Gianluca Diamanti, alta tensione a Palazzo Spada. L'Ordine attacca: «Clima di intimidazione»

Lite tra il sindaco Stefano Bandecchi e il giornalista del Comune Gianluca Diamanti, alta tensione a Palazzo Spada. L'Ordine attacca: «Clima di intimidazione»
di Corso Viola di Campalto
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Mercoledì 28 Giugno 2023, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 15:39

TERNI Una lite scoppiata all'improvviso alle nove di ieri mattina davanti all'ingresso di palazzo Spada che ha visto protagonista il sindaco Stefano Bandecchi. Questa volta a finire nel mirino del primo cittadino è stato il suo addetto stampa Gianluca Diamanti (cura per il Comune l'attività della Giunta). Prima un dialogo a distanza con insulti gratuiti arrivati da Bandecchi, poi i due si sono avvicinati pericolosamente spintonandosi: è dovuto intervenire il presidente dell'Actl Sandro Corsi, spettatore per caso, che ha diviso i contendenti e riportato una calma apparente. Tutto si è svolto nel giro di pochi minuti, ma l'episodio è stato filmato da alcuni passanti che hanno fatto girare i video nei social e nei gruppi whatsapp. Diamanti, funzionario del Comune da anni e capo ufficio stampa, non ha voluto commentare quanto successo, anche se sembra stia valutando se presentare una denuncia in questura corredata da testimonianze e dalle immagini dell'impianto di videosorveglianza di palazzo Spada che avrebbero immortalato tutta la scena. Mentre Bandecchi ci è andato giù duro come accaduto altre volte: «Mi ha aggredito lui - ha riferito - anche io ho un testimone che ha visto come sia stato lui a mettermi le mani addosso, non so come mi comporterò se solo dovessi rincontrarlo, ma vi assicuro che per Diamanti non ci sarà alcuna conseguenza lavorativa». Diamanti ha subito replicato laconicamente, senza voler accendere altre polemiche: «Smentisco categoricamente di avere aggredito verbalmente e tanto meno fisicamente chicchessia, come mai fatto in vita mia». Presenti durante il violento battibecco anche il vice di Bandecchi, Riccardo Corridore, e il capo di Gabinetto Cataldo Renato Bernocco.
Uno scontro che è solo l'ultimo di una lunga serie che vede protagonisti i giornalisti ternani. La lite di ieri avrebbe origine dalle offese che Bandecchi avrebbe riservato ai giornalisti che martedì scorso avevano disertato la conferenza stampa di Alternativa Popolare convocata con modalità d'urgenza attraverso lo stesso ufficio stampa del Comune, pur trattandosi in realtà di una conferenza politica e non istituzionale. Offese dalle quali lo stesso ufficio stampa del Comune si sarebbe dissociato. Ieri, il chiarimento davanti a palazzo Spada e lo scontro quasi fisico. Il primo ad intervenire su quanto accaduto l'Ordine dei giornalisti dell'Umbria con un comunicato firmato dal presidente Mino Lorusso: «Apprendiamo con sconcerto quanto accaduto all'esterno del palazzo comunale - ha detto Lorusso - nell'attesa dell'ulteriore chiarimento dei fatti, l'Ordine esprime pieno sostegno e convinta solidarietà al collega, pronti ad affiancarlo in qualsiasi eventuale iniziativa intenda intraprendere in ogni sede a tutela della propria dignità personale e professionale. Visto il grave episodio sospendiamo la richiesta di incontro con lo stesso sindaco annunciata nei giorni scorsi, esprimendo al contempo preoccupazione per il clima di intimidazione che si sta creando verso la categoria». La risposta di Bandecchi non si è fatta attendere: «Trovo schifoso il comunicato dell'Ordine - ha replicato il sindaco - che non si dovrebbe permettere di partire dal presupposto che io sono il condannabile, pure io sono un giornalista». Poi, una valanga di comunicati delle forze politiche di opposizione non teneri nei confronti del neo sindaco.

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