Gli umbri bruciano un miliardo l'anno per andare a caccia della fortuna

Gli umbri bruciano un miliardo l'anno per andare a caccia della fortuna
di Selenio Canestrelli
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Domenica 7 Gennaio 2024, 09:08

Tutti pazzi per la Lotteria Italia forti della super vendita dei biglietti che ha toccato la cifra dei 132.040 tagliandi staccati in tutta la regione, con quasi il 10% in più di vendite. Traduzione: una famiglia umbra su tre ha almeno un biglietto in mano. Con l’Umbria che si conferma tavolo verde del centro Italia in quanto a scommesse e scommettitori: nei primi sette mesi dell’anno appena passato, infatti, si sarebbe registrata una ulteriore crescita (nel 2022 gli umbri con il pallino del gioco hanno tentato la sorte puntando 781 milioni di euro) e questo solo se si considera il giocato online. Mentre, complessivamente, gli ultimi dati a disposizione parlerebbero di un monte gioco totale (tra gratta e vinci, superenalotto, lotto e on line) che avrebbe superato oltre il miliardo di euro nel solo 2023.
I NUMERI
Con la spesa pro-capite che è lievitata ulteriormente se si prende in esame la fascia di età compresa tra i 18 e i 74 anni: infatti, in questo caso per la provincia di Perugia la somma si è attestata a 1.329 euro, per quella di Terni questa è arrivata a toccare quota 1.159 euro. Ma non solo: secondo l’ultimo rapporto del “Il libro nero dell’azzardo” realizzato da Federconsumatori e Cgil, in collaborazione con la Fondazione Isscon sarebbero quasi 60mila i giocatori che potrebbero definirsi più incalliti dall’indagine, che non si limitano alle scommesse online: infatti anche il gioco cosiddetto fisico contribuisce a far lievitare la spesa annuale delle scommesse. Ma gli occhi sono stati tutti puntati sulla lotteria della Befana: infatti, con l’aiuto della statistica si scopre che almeno una famiglia umbra su tre ha avuto con sé un biglietto potenzialmente vincente fino a un massimo di 5 milioni di euro. Lotteria Italia che l’anno scorso ha distribuito 120 mila euro grazie ai tre biglietti vincenti di Fabro, a quello di Perugia e ai due di Cascia, tutti da 20 mila euro ciascuno. Nel 2022, invece, l’Epifania ha portato nelle famiglie che hanno tentato la sorte la somma di 20 mila euro sempre a un fortunato giocatore che ha acquistato il tagliando a Fabro, biglietto estratto tra i 150 premi di terza categoria. Nel 2021 sempre lotteria avara, con un biglietto vincente da 25 mila euro acquistato a Terni, mentre nell’estrazione del 2020 gli euro vinti furono 100 mila, suddivisi in cinque vincite da 20 mila euro ciascuna tra Trevi, Giove, Sellano, Fabro e Perugia. Insomma, la Lotteria l’anno scroso ha sfiorato l’Umbria con solo sei biglietti vincenti sempre per un totale di 120 mila euro, considerando che tre dei premi di consolazione sono stati venduti a Fabro, in autostrada, qualcuno potrebbe essere finito fuori regione. Anche se la vendita dei biglietti è stata inferiore a quella attuale (120.120 venduti per l’estrazione dell’anno scorso): a rimanere davanti nella classifica delle vendite è stata la provincia di Perugia con 63.900 tagliandi, in calo dell’1,7%. Ancora più netto il dato di Terni, con 56.220 biglietti e un incremento dello 0,6% rispetto alla passata edizione. 
LA LOTTERIA
Per questa edizione, invece, le vendite hanno toccato 132.040 biglietti, il 9,9 % in più rispetto allo scorso anno, con la provincia di Perugia rimane davanti nella classifica delle vendite, con 70.980 tagliandi venduti (+11,1%) ma, evidenzia Agipronews, è considerevole anche la crescita a Terni dove si tocca quota 61.060 per un aumento dell’8,6%. Ma tra la scommessa e la vincita c’è anche un’altra variabile: infatti, come sottolinea Agipronews, l’agenzia stampa specailizzata in giochi a scommessa «nella storia della Lotteria non sono mancati gli “smemorati”, che, pur in possesso di un tagliando vincente, non hanno riscosso la somma in denaro.

Negli ultimi vent’anni, dal 2002 in poi, si conta un totale di quasi 31 milioni di euro caduti nel dimenticatoio. Il caso più eclatante è datato 2008, quando fu addirittura il primo premio da 5 milioni a essere snobbato. L’ultimo episodio milionario, invece, risale al 2016, con la vincita da 2 milioni di euro mai reclamata. L’abitudine a non controllare a dovere il proprio biglietto non ha abbandonato gli italiani neanche nell’edizione 2022 della Lotteria, l’ultima in ordine di tempo: lo scorso anno la somma totale dei premi non riscossi è stata pari a 618mila euro, 458mila sull’estrazione finale e 160mila nei vari appuntamenti giornalieri».

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