Giornalisti davanti alla Procura
di Terni: «No bavaglio alla stampa»

Giornalisti davanti alla Procura di Terni: «No bavaglio alla stampa»
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Martedì 8 Novembre 2022, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 17:03

TERNI No bavaglio alla stampa, la città deve sapere»: E' con questo slogan che una trentina di giornalisti locali si sono riuniti in modo spontaneo, stamani, davanti alla procura di Terni per protestare contro le modalità di applicazione, attraverso il decreto legislativo 188/2021, della normativa europea in materia di presunzione di innocenza. Secondo i manifestanti, viene infatti interpretato in senso «molto rigido» dalla magistratura ternana, che di fatto - a loro avviso - «preclude un adeguato scambio di informazioni con le forze dell’ordine per riscontri o verifiche non solo su vicende di cronaca nera e giudiziaria, ma anche su semplici incidenti e altro». «Ci troviamo davanti ad un muro di gomma - è stato sottolineato dai giornalisti - che va a ledere non solo il rispetto della nostra professione e della libertà di informazione, ma anche il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati». E' stato quindi richiesto un incontro al procuratore capo, Alberto Liguori, che però oggi non era in sede. Presenti a sostegno dell’iniziativa, insieme ai rappresentanti dei diversi mezzi di informazione cittadini, anche la vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Donatella Binaglia, e il presidente dell’Asu, Massimiliano Cinque. La manifestazione si è svolta in contemporanea all’analoga iniziativa organizzata davanti alla procura di Roma.La protesta è stata condivisa anche dei giornalisti orvetiani che hanno redatto un comunicato sulle gravi difficoltà che incontrano tutti i giorni .«Vietato parlare con i giornalisti  - scrivono . - sembra ormai questa la linea di condotta che praticamente tutte le forze dell'ordine tengono nei confronti dei giornalisti, in applicazione, spesso secondo forme incomprensibili, delle Legge sulla presunzione di innocenza (decreto legislativo 188 del 2021).

Da Orvieto, i giornalisti che ogni giorno si trovano in grande difficoltà rispetto alla chiusura nei loro confronti da parte delle locali forze dell'ordine, esprimono la piena solidarietà e il pieno sostegno all'iniziativa di Terni, Roma e resto d'Italia».

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