Terni, Gentiletti (Sc) scende in pista: «Sinistra unita e confronto aperto»

Terni, Gentiletti (Sc) scende in pista: «Sinistra unita e confronto aperto»
di Vanna Ugolini
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Domenica 18 Dicembre 2022, 16:11

Alessandro Gentiletti, consigliere comunale di Senso Civico.
La data delle prossime elezioni si sta avvicinando. Pensa di continuare la sua esperienza magari con una candidatura a sindaco per la sinistra?
«Continuerò sicuramente il mio impegno politico come ho sempre fatto da quando, a vent'anni, mi sono impegnato nei comitati per i diritti civili. Per quanto riguarda le prossime elezioni la cosa fondamentale è non disperdere il grande lavoro che è stato fatto dall'opposizione, costruire una proposta unitaria e veramente alternativa. La mia disponibilità a lavorare in questa direzione c'è ma le decisioni dipendono dalle forze politiche e associative che rappresento e da tutte quelle con cui si è costruito un campo comune in questi anni».
 

E' quindi possibile un campo largo che includa anche il Pd?
«Ho recentemente apprezzato i contenuti dell'intervento di Daniele Lombardini, del Pd regionale, sulla necessità del partito democratico di essere forza generosa, capace di sincera autocritica e di umiltà nei fatti e non solo a parole. Così come ho apprezzato il lavoro unitario di opposizione in consiglio comunale. Prima dei nomi viene la sostanza, i programmi e la visione della città. Bisogna ripartire dai punti fermi che abbiamo già indicato in questi anni: politiche del lavoro, difesa dell'ambiente, edilizia popolare ed emergenze sociali».
 

Ritiene archiviata o superata l'esperienza di Senso Civico nata dal mondo dell'associazionismo?
«La nostra esperienza ha svolto una funzione importante e decisiva cercando di unire tutte le forze alternative e migliori della città. In questo senso ha dato frutto ed è la base solida su cui andare avanti».
 

Ci sono altre esperienze di civismo in città. Perchè non vi alleate?
«Ho sempre pensato che il civismo sia importante come pungolo e traino ma non come rimorchio della politica. Purtroppo altre esperienze civiche hanno inteso la loro funzione alle scorse amministrative in questo ultimo modo. Mi riferisco a quelle che hanno sostenuto l'amministrazione Latini senza riuscire ad incidere. Verso le altre che si stanno affacciando massimo ascolto e disponibilità».
 

A che punto è il confronto con gli altri partiti della sinistra e con i Cinque Stelle?
«Il confronto deve essere pubblico. La città non merita che le decisioni che la riguardano siano prese in stanze riservate a pochi. Con i partiti della sinistra c'è piena sintonia sull'idea di città, con il M5S il lavoro è in fase avanzata: i Cinque stelle ternani hanno dimostrato serietà e capacità politica».
 

Lei sarà critico con l'amministrazione Latini, ma ci può indicare una cosa positiva che ha portato a termine?
«L'amministrazione Latini ha deluso la possibilità che aveva di aprirsi alla città e non ha dimostrato una visione. Valuto positivamente il completamento dei lavori della Fontana di piazza Tacito sebbene il Comune avrebbe potuto reperire fondi nuovi anzichè toglierli alla sicurezza stradale e alla ristrutturazione dei campi sportivi di Collestatte».

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