Foligno, schianto sulla Flaminia
​ci sono feriti. Soccorsi sul posto

Foligno, schianto sulla Flaminia ci sono feriti. Soccorsi sul posto
di Giovanni Camirri
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Lunedì 24 Ottobre 2016, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 18:12
FOLIGNO - Violento schianto lungo la Statale Flaminia, nel territorio comunale di Foligno, all’altezza della Frazione di San Giovanni Profiamma. Per cause in fase di accertamento da parte dei carabinieri (sul posto Radiomobile e Stazione di Scanzano) una Dacia Logan Clio e una Fiat Panda, stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, sono entrate in violenta collisione. L’urto è stato tremendo al punto che la Panda s’è parzialmente accartocciata su un guardrail, mentre la Logan ha piegato un tratto di guardrail dalla parte opposta andando quindi a ribaltarsi fino a finire sulla sottostante complanare. La zona è stata raggiunta in forze dai vigili del fuoco del distaccamento folignate di via degli Anastasi e dalle ambulanze del 118 e dal personale dell'Anas. Feriti i conducenti delle vetture, un uomo e una donna, che sono stati trasferiti d’urgenza all’ospedale San Giovanni Battista per accertare le loro condizioni e comprendere la gravità dei traumi subiti nel violento impatto.
IL PUNTO
In relazione all’incidente ha preso posizione il consigliere comunale del Gruppo Misto, Lorella Trombettoni. «Anche oggi – scrive Trombettoni -, abbiamo visto accadere quanto orami da anni ha segnato il tratto stradale della Flaminia che va dal Panda a Ponte centesimo: l’ennesimo incidente stradale avvenuto all’altezza dell’incrocio per il Metano. Cosa fare ancora oltre alle tante interrogazioni comunali?. La via istituzionale dovrebbe garantire entro tempi ragionevoli la risoluzione dei problemi che i cittadini segnalano. Sono anni che la messa in sicurezza di questo tratto della Flaminia viene chiesta a gran voce per le troppe vittime che si ricordano, ma i lavori sono stati eseguiti solo parzialmente ed ora sono fermi. Credo che la vita delle persone abbia priorità su tutto. Noi cittadini siamo ancora qui a chiedere agli enti competenti di ultimare quanto prima i lavori, sperando di non essere “bacchettati”».