Foligno, «Quintana 70 anni
e un futuro da ragazza»

Il presidente dell'Ente Giostra della Quintana Domenico Metelli
di Giovanni Camirri
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Giovedì 26 Maggio 2016, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 17:28
FOLIGNO - La Giostra della Quintana di Foligno compie i suoi primi 70 anni. Di questo importante traguardo il presidente Domenico Metelli e il magistrato di Giostra Mauro Silvestri hanno parlato nel corso di un incontro alla redazione de Il Messaggero a Perugia.
Presidente Metelli, 70 anni per una persona sono un traguardo di maturità, la Quintana invece come li vive?
«Sicuramente non come l’inizio di una vecchiaia, pur se serena, quanto semmai come il contrario, una rinascita. Questa è la fase dove la Giostra passa da rievocazione a tradizione, dove un evento ludico unico nel suo genere continua a produrre movimento e si confronta con ciò che ha intorno. L’idea, ad esempio, di Perugia 1416 non va sottovalutata perché arricchisce l’offerta che un territorio come l’Umbria è in grado di offrire. Mettendoci tutti insieme, con Gubbio, Narni, Assisi, Perugia e Foligno, possiamo creare un circuito importante dedicato alle manifestazioni storiche capace di attrarre turisti. Importante è che la politica e le amministrazioni ne restino fuori. A Perugia l’unico difetto è aver fatto partire l’idea dall’alto e non da un’associazione».
I confini, quindi, e gli altri eventi vicini non vanno più stretti?
«Il concetto è quello che nella diversità c’è ricchezza. In passato si è molto discusso a vari livelli di accavallamento di date. Oggi questo concetto può diventare l’arma vincente. Più eventi in uno stesso periodo consentono di ammirare più proposte e di conoscere più realtà».
La tradizione oggi corre su una nuova pista
«Il nuovo tracciato è super sicuro e molto più tecnico che in passato e quindi lo spettacolo equestre, quello che ci ha visto realizzare una serie di progetti per la tutela del cavallo, come il regolamento antidoping, e del cavaliere è in continua crescita agonistica. Una cosa manca è cioè una festa barocca al Campo de li Giochi da realizzare davanti alle migliaia di persone che amano la manifestazione. È un progetto complesso ma non impossibile che va ragionato per renderlo snello nel corpo della gara».
Il Campo de li Giochi lo scorso anno è stato segnato dal “caso lattina”
«Siamo alla prima Quintana sotto Daspo e, senza entrare nel merito della vicenda che sta seguendo un suo corso per ciò che riguarda la giustizia quintanara, saranno realizzati una serie di azioni utili ad innalzare i livelli di sicurezza. Penso all’utilizzo di telecamere di videosorveglianza, controlli serrati e perquisizioni agli ingressi del Campo de li Giochi “Marcello Formica e Paolo Giusti”. Nelle fasi successive l’episodio sono stati avvitati una serie di confronti, con tutti i soggetti interessati, per dar vita ad azioni importanti e finalizzate esclusivamente alla corretta effettuazione della Giostra così da garantire la serenità di chi la corre. Di chi la vive come rionale e di chi la segue da spettatore. Quei rionali che tradizionalmente entrano al Campo ore prima l’evento per posizionare le coreografie potranno farlo ma non potranno rimanere, come in passato, all’interno della struttura fino all’inizio della gara. Ci saranno verifiche discrete e le lattine saranno bandite in favore di bicchieri di carta. Bottiglie e contenitori di plastica per liquidi saranno senza tappo così da rispettarne la funzionalità per cui sono nati. Proprio per la serenità che è il marchio di fabbrica della Giostra ci sarà una maggiore responsabilizzazione anche dei rioni e soprattutto dei priori. La Quintanaè di tutti, e quindi ciascuno deve svolgere responsabilmente il proprio ruolo».
La Quintana non invecchia, ma si evolve
«Certamente, e proprio in questa ottica il lavoro che l’intero mondo quintanaro sta lavorando per guardare al futuro. Ora c’è un ulteriore passo da fare per completare questo percorso. Siamo tutti consapevoli che “Foligno è la Quintana e la Quintana è Foligno” non è un semplice slogan. Il passo fondamentale che chiedo proprio in questo Settantennale è che Foligno dimostri di essere la città della Quintana».
Presidente, un ruolo importante lo svolge il lavoro che la Quintana svolge da per la cultura
«È ovvio che la manifestazione, sempre più aperta verso l’esterno, ha un aspetto ludico e laico che non trova pari. E’ egualmente vero che davvero molto si è fatto e si continua a fare sul versante culturale. I nostri costumi, la ricerca che c’è dietro e la maestria nella loro realizzazione, ne sono un esempio. In questo Settantennale abbiamo voluto una conferenza su “La Città, La Quintana, l’Arte” in programma il primo giugno alle 17.30 nella Sala Sisto IV di Palazzo Trinci a Foligno. A tenerla sarà Vittorio Sgarbi e sarà l’iniziativa che apre il programma ufficiale della Giostra della Sfida».
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