La scoperta è avvenuta nelle scorse ore e sono scattati immediatamente i sopralluoghi. Stando alle prime verifiche sarebbero una ottantina i discendenti, lunghi almeno un paio di metri, che la banda del rame ha smontato e fatto sparire. Interi settori del cimitero centrale sono stati letteralmente presi d’assalto con una tecnica semplice, ma efficace. Chi ha agito, infatti, ha smontato i fermi delle fascette che tengono ancorati i discendi e poi ha sfilato i tubi di rame staccandoli dall’innesto con le sovrastanti grondaie.
Un lavoro chirurgico che ha richiesto velocità d’azione e capacità operativa. Nel senso che, pur registrando l’area del cimitero bassi flussi di traffico in fascia notturna, la vicinanza della superstrada da un versante e della viabilità comunale nelle rimanenti direzioni ha imposto un colpo veloce così da evitare di dare nell’occhio. Con ogni probabilità si potrebbe essere in presenza di un colpo mirato, forse preceduto da sopralluoghi utili sia a capire i punti dove razziare sia per posizionare i mezzi per portare via la refurtiva. In 72 ore è il secondo furto di rame, ai danni di cimiteri comunali, ad esser stato scoperto. Domenica, infatti, è stata presentata denuncia per l’avvenuto furto di rame ai danni della chiesetta interna al cimitero frazionale di Capodacqua di Foligno.
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