Foligno, maxi sequestro di droga
scattano due arresti

Foligno, maxi sequestro di droga scattano due arresti
di Giovanni Camirri
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Martedì 3 Maggio 2016, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 12:40
FOLIGNO - Primo maggio di lavoro per i carabinieri della Compagnia di Foligno che hanno strocato un importante canale di spaccio. Due le persone arrestate e ingente, stando ad indiscrezioni, il quantitativo di stupefacente sequestrato. Smantellato traffico di droga: sequestrata cocaina ad altissimo grado di purezza per un peso di un chilo e 400 grammi. Una importantissima operazione antidroga è stata condotta in porto, in maniera corale, dalla Compagnia Carabinieri di Foligno, al comando del capitano Angelo Zizzi, che, coordinati dal Comando Provinciale di Perugia sono entrati inazione nella giornata del primo maggio. Nella rete degli investigatori dell’Arma sono finiti due pregiudicati albanese cui è stato sequestrato l’ingente quantitativo di cocaina che avrebbe fruttato, così come è stata trovata, fino a 1.600 dosi per un valore complessivo stimato in 150mila euro.
I DETTAGLI
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati al Comando Provinciale di Perugia dal comandante del Reparto Operativo, il maggiore Carlo Sfacteria, dal capitano Zizzi alla presenza del tenete Ettore Pagnano (Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foligno), del maresciallo Stefano Palazzi (vertice dell’aliquota Radiomobile di Foligno) e del comandante della Stazione Carabinieri il maresciallo Francesco atalone. Nello specifico i militari del Nucleo operativo e radiomobile in stretta sinergia con quelli della Stazione, hanno arrestato quelli che gli investigatori dell’Arma ritengono essere due punti di riferimento nel folignate per l'acquisto di cocaina. Si tratta di due albanesi, trentasettenni, entrambi residenti a Foligno e con numerosi precedenti di polizia in materia di sostanze stupefacenti. I due rendevano hanno reso difficoltoso il monitoraggio dei loro spostamenti, diffidando di chiunque si aggirasse intorno a loro, annotando e fotografando qualsiasi macchina sospetta nei pressi delle loro abitazioni o nei luoghi da loro frequentati. I militari del locale presidio Carabinieri hanno però posto in essere un'attività serrata, senza soluzione di continuità, dando vita a pedinamenti e a lunghi appostamenti in qualsiasi ora della giornata, cambiando di continuo macchine e mezzi, riuscendo così a delineare legami affettivi, frequentazioni ed abitudini personali. A quel punto, forti di un apparato informativo consistente, è scattata l'operazione antidroga. Nella giornata del primo maggio, gli investigatori della Compagnia di Foligno nel corso del monitoraggio dei malviventi, hanno da subito notato le deviazioni repentine della macchina in uso ai due sicuramente per sviare qualsiasi possibilità di inseguimento. Ciò è stato reso vano dalla conoscenza del territorio del personale operante e dalla sensibilità verso questa tipologia di condotte delittuose. Intercettati nella zona industriale di Foligno, dopo un lungo inseguimento, senza mai destare il minimo sospetto nei seguiti, hanno notato il veicolo dei trafficanti parcheggiarsi tra vari capannoni industriali. Subito è corso in aiuto l'intuito dei militari operanti, in particolare un carabiniere del Radiomobile, che ha permesso di individuare, in prima battuta, il locale abbandonato dove erano appena entrati i pregiudicati. Fatta irruzione, i due soggetti ignari del tutto, sono stati colti in flagranza. Nelle loro mani le buste con la sostanza stupefacente: un chilo e quattrocento grammi di cocaina, due bilancini e vario materiale per il confezionamento, rinvenuto tra le loro mani e nelle pareti di cartongesso dove era stata appena occultata. Le successive  perquisizioni domiciliari hanno permesso di confermare l'attività delittuosa dei sospetti. Nell'abitazione di uno dei trafficanti sono stati infatti recuperati circa 30mila euro in piccoli tagli. Il probabile provento dell'attività delittuosa era stato occultato in maniera singolare: in una porta dell'abitazione il sospettato aveva ricavato un vano per alloggiare i soldi, individuabile solo smontandola. Sono quindi scattati gli arresti e il trasferimento dei fermati in carcere.
 
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