I DETTAGLI
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati al Comando Provinciale di Perugia dal comandante del Reparto Operativo, il maggiore Carlo Sfacteria, dal capitano Zizzi alla presenza del tenete Ettore Pagnano (Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foligno), del maresciallo Stefano Palazzi (vertice dell’aliquota Radiomobile di Foligno) e del comandante della Stazione Carabinieri il maresciallo Francesco atalone. Nello specifico i militari del Nucleo operativo e radiomobile in stretta sinergia con quelli della Stazione, hanno arrestato quelli che gli investigatori dell’Arma ritengono essere due punti di riferimento nel folignate per l'acquisto di cocaina. Si tratta di due albanesi, trentasettenni, entrambi residenti a Foligno e con numerosi precedenti di polizia in materia di sostanze stupefacenti. I due rendevano hanno reso difficoltoso il monitoraggio dei loro spostamenti, diffidando di chiunque si aggirasse intorno a loro, annotando e fotografando qualsiasi macchina sospetta nei pressi delle loro abitazioni o nei luoghi da loro frequentati. I militari del locale presidio Carabinieri hanno però posto in essere un'attività serrata, senza soluzione di continuità, dando vita a pedinamenti e a lunghi appostamenti in qualsiasi ora della giornata, cambiando di continuo macchine e mezzi, riuscendo così a delineare legami affettivi, frequentazioni ed abitudini personali. A quel punto, forti di un apparato informativo consistente, è scattata l'operazione antidroga. Nella giornata del primo maggio, gli investigatori della Compagnia di Foligno nel corso del monitoraggio dei malviventi, hanno da subito notato le deviazioni repentine della macchina in uso ai due sicuramente per sviare qualsiasi possibilità di inseguimento. Ciò è stato reso vano dalla conoscenza del territorio del personale operante e dalla sensibilità verso questa tipologia di condotte delittuose. Intercettati nella zona industriale di Foligno, dopo un lungo inseguimento, senza mai destare il minimo sospetto nei seguiti, hanno notato il veicolo dei trafficanti parcheggiarsi tra vari capannoni industriali. Subito è corso in aiuto l'intuito dei militari operanti, in particolare un carabiniere del Radiomobile, che ha permesso di individuare, in prima battuta, il locale abbandonato dove erano appena entrati i pregiudicati. Fatta irruzione, i due soggetti ignari del tutto, sono stati colti in flagranza. Nelle loro mani le buste con la sostanza stupefacente: un chilo e quattrocento grammi di cocaina, due bilancini e vario materiale per il confezionamento, rinvenuto tra le loro mani e nelle pareti di cartongesso dove era stata appena occultata. Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di confermare l'attività delittuosa dei sospetti. Nell'abitazione di uno dei trafficanti sono stati infatti recuperati circa 30mila euro in piccoli tagli. Il probabile provento dell'attività delittuosa era stato occultato in maniera singolare: in una porta dell'abitazione il sospettato aveva ricavato un vano per alloggiare i soldi, individuabile solo smontandola. Sono quindi scattati gli arresti e il trasferimento dei fermati in carcere.
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