Festival Spoleto/ Così sdogano
il fischio come opera d'arte

Elena Somar
di Italo Carmignani e Antonella Manni
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Martedì 5 Luglio 2016, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 17:57
C'è chi la definisce "Il fischio magico" e chi la ritiene "una dei dieci fischiatori migliori al mondo". Certo è che al Festival dei Due Mondi, tra i nuovi debutti attesi in questa ultima settimana che vedono protagonisti star internazionali come Bob Wilson e Tim Robbins, venerdì (ore 20) e sabato (ore 17) alla Sala Frau, ci sarà anche Elena Somaré, artista multimediale che porta per la prima volta a teatro uno spettacolo inconsueto ed inedito: “Volario” di Maddalena Maggi, per fischio, arpa classica e paraguaiana, violino e violoncello, clavicembalo e pianoforte, chitarra e tamburello, assieme a Iaia Forte e allo strumentista Lincoln Almada. Lo spettacolo si presenta come una piccola rivoluzione per una forma d'arte che storia e tradizione non hanno certo agevolato. Anche se, l'arte del fischio, identificato addirittura come voce del diavolo nel Mefistofele di Arrigo Boito, nel passato ha già visto proprio nelle donne le sue principali esponenti più prestigiose: l'italiana Daisy Lumini, cantante, compositrice e "solista di fischio" e, anche prima di lei, la suffragetta americana Alice Show, che tra Otto e Novecento, lasciò il marito e girò il mondo da solista del fischio, portando con sé i suoi tre figli. "Saranno cinquanta minuti di spettacolo inusuale - spiega Elena Somaré -. E' la prima volta al mondo, che io sappia, che si mette in scena un'opera incentrata sul fischio. Lo spettacolo unisce narrazione, affabulazione e canto, giocando sull'alternanza di alcuni brani che trattano di uccelli e musica eseguita con il fischio melodico". In repertorio alcuni brani tratti dall'album “Incanto” (Audioglobe ndr) che raccoglie pezzi della grande musica italiana, in particolare napoletana, dal '500 a oggi, proposta in questa veste inedita. "A fischiare ho cominciato da bambina - racconta l'artista - imitando mio padre che era un bravo fischiatore. Poi, crescendo, ho scoperto che avevo una particolarità: il mio fischio è perfettamente intonato e melodico. Mia madre, quando avevo sei anni, spesso mi faceva fischiare davanti ai suoi amici. Ma mai avevo avuto il coraggio di farlo in pubblico. Tra l'altro sul fischio tanti sono i pregiudizi, figuriamoci poi se è una donna a fischiare. Così, per anni ho coltivato questa passione in privato".
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