Scontro con la Diocesi. Insomma, mai come quest’anno il Pd è sotto il tiro incrociato della polemiche, al quale hanno partecipato anche Udc e Movimento Cinque Stelle. A tenere banco comunque è la polemica innescata con la Diocesi. Il direttore dei beni culturali, don Claudio Bosi, nei giorni scorsi ha presentato il conto dei danni fatti lo scorso anno dalla festa: statua mozzata, lapide marmorea distrutta e chiostro imbrattato. Stizzita la replica del segretario del Pd, Andrea Delli Guanti: «I fatti vanno circostanziati, altrimenti sono illazioni. E poi perché denunciare queste cose ad un anno di distanza? ».
Italia Nostra. Una presa di posizione che ha scatenato l’altrettanto dura replica di Andrea Liberati, presidente di Italia Nostra. «Suscitano sconcerto gli attacchi del segretario del Pd contro un sacerdote», attacca Liberati che non è contro la Festa del Pd «un evento non solo di richiamo, masoprattutto di alta civiltà politica». Piuttosto punta il dito contro la scelta di farla alla Passeggiata, un bene vincolato per le sue qualità storiche e naturali. «Si fanno feste nei musei? No. E la Passeggiata rappresenta un bene equiparabile a un museo», è l’osservazione di Liberati che pone anche una questione sicurezza: «chi si assume la responsabilità di tenere la Festa in un luogo che non dispone delle necessarie uscite d'emergenza ». Infine, la rasoiata «Il segretario Pd chiede perché le notizie di danni emergano soltanto oggi? Domanda corretta, indirizzo sbagliato. Dovrebbe rivolgerla non a noi, maal precedente dirigente tecnico della Diocesi».
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