La fantasia di Baldini: soluzioni diverse per l'attacco, Santoro pedina decisiva

Santoro esulta e abbraccia Seghetti
di Antonello Ferroni
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Venerdì 3 Novembre 2023, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 08:46
PERUGIA - C’è un detto che si addice a pennello alla situazione di Francesco Baldini: la necessità aguzza l’ingegno. Perché del tecnico di Massa si potrà dire che è zemaniano, ma di sicuro non che è integralista (sia pure nella migliore delle accezioni) come il boemo. Dopo una partenza a dir poco difficoltosa, grazie all’applicazione di un gruppo concentrato, voglioso e ricco di talento ma non certo di attaccanti prolifici, Baldini ha potuto trovare soluzione al dilemma: con il 4-3-3 e due attaccanti larghi con una punta centrale speso adattata, il suo Perugia non riusciva ad avere di frequente ragione delle difese avversarie. 
I due punti “bruciati” a Rimini il 29 settembre insieme al materassino di Tamberi hanno consigliato il tecnico per la svolta, favorita dall’entrata in condizione di Santoro, che si è dimostrato uomo-chiave. La svolta è arrivata nella partita (a torto) più criticata, quella con il Sestri Levante. Quando il Perugia ha pensato prima al risultato assumendo a tratti un atteggiamento conservativo che non è nelle corde di Baldini. Quel giorno il tecnico di Massa schierò per la prima volta Santoro dietro due attaccanti (nella fattispecie Seghetti e Matos) chiamati a giocare più stretti e ad attaccare la profondità. Da allora la scelta si ripetuta quattro volte, con tre vittorie (appunto Sestri Levante, Fermana e domenica con la Virtus Entella, quando a far faville è stata la coppia-baby Cudrig-Seghetti) e un pari con la Torres, partita riassestata dal Seghetti quando in campo c’era il 4-3-3. 
In ogni caso con il 4-3-1-2 la media punti è 2,5 a partita. Anche se poi a Fermo si giocò in maniera inedita, Santoro falso nueve e Matos e Lisi abbastanza larghi. Fatto sta che col 4-3-3 è arrivato qualche pari di troppo (Lucchese, Pescara, Pontedera, Rimini, Recanatese) qualche vittoria (Spal, Monterosi in Coppa Italia, Juventus Next Gen) e una media-punti da “appena” 1,75 punti a partita. 
Nel novero delle possibilità sperimentate da Baldini non si può dimenticare il 4-2-3-1 utilizzato sinora solo nelle riprese (Pescara, Pontedera, Rimini, Recanatese), utile a rimontare con il Pescara e a ribaltare l’andazzo a Recanati. Insomma, Baldini ha già messo tre frecce al suo arco, tre soluzioni alternative per cercare il gol. E l’impressione è che altre ne verranno. 
Piccolo allarme influenza nel Perugia che si appresta alla difficile trasferta in casa di un’Ancona rigenerata dal cambio tecnico. Si è infatti fermato da qualche giorno per la febbre il portiere Adamonis al pari del centrocampista Bezziccheri. Siamo già a venerdì e non è impossibile che domenica sera al Del Conero (ore 20,45) tra i pali possa toccare a Furlan al posto del lituano. Si è fermato anche Seghetti (solo una sgambata con Acella a fine seduta) per affaticamento ma il giovane attaccante dovrebbe recuperare. Infine, si è rivisto in campo dell’Orco per la prima corsetta (anche il pallone) dopo l’operazione. Due settimane e sarà pronto per tornare in campo al fianco dei compagni: di certo un buon acquisto per le scelte a disposizione di Baldini. 
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