Droga, soldi e quintali di cibo fuorilegge: dall'aeroporto di Perugia provano a far entrare di tutto (ma senza riuscirci)

I controlli all'aeroporto di Perugia di Adm e Guardia di finanza
di Egle Priolo
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 07:00

PERUGIA - Troppi contanti, vestiti taroccati, sigarette di contrabbando. Ma anche diversa droga e pure quattro quintali di cibo da distruggere perché pericoloso. Arriva di tutto all'aeroporto San Francesco di Assisi. Ma non passa grazie all'azione dei funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) della Sezione operativa territoriale aeroportuale di Perugia e dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza che presidiano le aree dedicate ai controlli dello scalo internazionale.
Il cui bilancio dell'attività nel 2023 si chiude, per esempio, sotto il profilo delle norme valutarie, con 125 controlli effettuati per un ammontare complessivo di valuta e titoli al seguito di quasi 1 milione di euro arrivato a Perugia. In tale contesto, spiegano Adm e Finanza, sono state accertate 7 infrazioni per la detenzione di valuta superiore al limite consentito di 10mila euro, sanate con oblazioni che hanno consentito di versare all’erario la somma di quasi 4mila euro. E in quanti si sono presentati con le tasche e i bagagli pieni di contanti? Nel 2023, sono stati 42 i passeggeri trovati in possesso di somme tra gli 8mila e i 10mila euro, mentre in 4 casi, su richiesta dei passeggeri, sono state accettate altrettante dichiarazioni sopra la soglia.

Tra i riscontri più particolari, proprio quelli legati al cibo trasportato in volo: sono state 77 le infrazioni del Regolamento Unionale 206/2009 sul divieto di trasporto di prodotti alimentari di origine animale e vegetale. Tanto che nei passati 12 mesi sono sono stati sequestrati, «per l’immediata distruzione», sottolineano Monopoli e Fiamme gialle, più di 4 quintali di prodotti alimentari. In particolare, ben 445 chili di alimenti a rischio, di cui 197 chili di carni e 248 chili di latticini e derivati. «Si tratta – si spiega in una nota - di scorte di cibo occultate nel bagaglio al seguito di passeggeri, soprattutto in arrivo dall’Albania e dal Regno Unito, che stavano per essere introdotte nel territorio nazionale; trattavasi di cibo in stato di conservazione non idoneo al consumo umano o potenzialmente pericoloso per la trasmissione di pandemie animali». Sequestrati anche oltre tre chili di piantine da semina senza certificato fitosanitario.
Ma non solo. Perché sotto sequestro sono finiti anche 47 capi di abbigliamento contraffatti delle più note case di moda italiane ed estere: gli originali avrebbero avuto un valore di mercato di oltre 30mila euro.
Altissima l'attenzione anche al traffico di droga: grazie al costante impiego delle unità cinofile della guardia di finanza, nel 2023 sono stati effettuati 6 sequestri amministrativi e segnalate tre persone alla prefettura di Perugia quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Importante, , come sottolineano ancora Adm e finanzieri, l’azione di prevenzione e contrasto all’introduzione di tabacchi lavorati esteri in eccesso rispetto alla franchigia: lo scorso anno sono state elevate 10 sanzioni, per un totale di 8.868 euro, con la confisca di oltre nove chili di tabacco.
In base ai dati del bilancio 2023, ammontano poi a 545 i rimborsi “tax-free”, mentre 58 sono stati i controlli effettuati sui microchip di animali da compagnia, in viaggio insieme ai proprietari.
Infine, i funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli ricordano di aver dato supporto anche lo scorso anno alle forze dell’ordine italiane ed europee in occasione di varie operazioni internazionali per il contrasto del traffico illecito di prodotti agroalimentari e di beni antichi.

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