Disagio psicologico, ne soffre un giovane su tre. A Perugia il progetto Ottavo Segno ha interrogato oltre 1600 ragazzi e ragazze

Disagio psicologico, ne soffre un giovane su tre. A Perugia il progetto Ottavo Segno ha interrogato oltre 1600 ragazzi e ragazze
di Cristiana Mapelli
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 09:23

Un giovane su tre soffre di un disagio psicologico. Ovvero il 30 per cento. E’ il principale tra i dati emersi attraverso il progetto Ottavo Segno, realizzato dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune guidato da Gianluca Tuteri in collaborazione con l’Asl1. Così Perugia è diventata la sede di un’esperienza pilota che in meno di due anni ha prodotto risultati interessanti richiamando l’attenzione nel panorama italiano. «Il progetto è stato così positivo -ha detto Tuteri - che l’osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza di cui faccio parte nelle linee programmatiche 2025 - 2028 hanno indicato la lotta al disagio giovanile come una delle quattro priorità. E la seconda prioria è quella dell’educazione genitoriale». Il punto sull’iniziativa Ottavo Segno è stato fatto alla Sala dei Notari in occasione dell’incontro “Controvento: navigare nel mare dell’adolescenza” a cura di centro unico di formazione, Regione Umbria, Comune e Usl Umbria1.

I DATI

A dare un’idea del problema, i 1.624 colloqui svolti con ragazzi dai 14 anni in su e mille questionari somministrati in questi due anni di attività dei laboratori di sostegno psicologico. L’obiettivo di Ottavo Segno, nato nell’aprile del 2022 sul fronte sostegno psicologico ai giovani dai 14 ai 30 anni con la preziosa collaborazione delle psicologhe dell’Usl Viana Lisetti e Marina di Marco, è stato quella della rivelazione del profondo disagio giovanile, il supporto psicologico ad adolescenti e giovani adulti e l’attivazione di un percorso di consapevolezza emotiva per adolescenti tra i 13 e i 16 anni.

La raccolta in forma anonima dei giudizi degli utenti ha attestato la soddisfazione nei confronti del servizio in oltre 94 per cento dei casi (il 63,7 si è detto molto soddisfatto, il 31,9 abbastanza soddisfatto e il 4,4 poco soddisfatto). La fascia che più ha utilizzato i servizi dell’Ottavo Segno è concentrata tra i 14 e i 19 anni (il 69 per cento) e tra le motivazioni di richiesta d’aiuto spicca la ragione “sintomi psicologici”, seguito da “difficoltà di studio/lavoro, poi “relazioni in famiglia” e “conoscenza di sé”.

EDUCAZIONE GENITORIALE

«L’esito della rilevazione effettuata – ha detto il vice sindaco Tuteri – ricorda a tutti, dalle famiglie come alle istituzioni, l’urgente necessità di mettere in campo interventi concreti. Di qui la volontà dell’amministrazione comunale di promuovere uno spazio di consultazione psicologica al di fuori dei consueti sportelli al di fuori dei consueti sportelli sanitari, in locali più informali e inseriti in contesti già inseriti ad altri servizi rivolti ai giovani».

Ma se un primo passo è stato fatto, la strada è ancora lunga. «Poco si può fare sui nostri bambini se non possiamo fare niente per i genitori. Ecco perché stiamo introducendo l’educazione genitoriale di modelli formativi per l’età 0-3, ovvero quella in cui si creano i presupposti per l’insorgere del deficit psicologico».

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