Caso di Dengue a Terni, febbre alta dopo il viaggio in Brasile: parte subito la disinfestazione delle strade (coinvolte anche le aree private)

Caso di Dengue a Terni, febbre alta dopo il viaggio in Brasile: parte subito la disinfestazione delle strade (coinvolte anche le aree private)
di Co.Vi.
3 Minuti di Lettura
Martedì 16 Aprile 2024, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 10:16
Terni Era tornata da pochi giorni da un viaggio in Brasile, quando ha accusato uno stato febbrile accompagnato da mal di testa, forti dolori muscolari alle articolazioni, nausea e vomito, oltre al caratteristico esantema simile a quello del morbillo. Il medico di famiglia ha subito indirizzato la donna di 55 anni al Pronto soccorso, dove è stata isolata e sottoposta alle analisi del sangue che hanno confermato che si trattava di un caso di dengue trasmessa dalla zanzara tigre durante la sua permanenza in Sud America. L’Usl ed il Comune si sono subito mobilitati con l’immediato trattamento di prevenzione nelle due zone frequentate dalla ternana, l’abitazione privata a San Martino e gli uffici dove lavora abitualmente in via Aurelio Saffi, che sono state eseguite nella notte. Mentre, la donna è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Santa Maria, diretto dalla dottoressa Cinzia Di Giuli, sempre in isolamento: le sue condizioni sono considerate buone e con tutta probabilità verrà riportata a casa nei prossimi giorni dopo che non è più considerata contagiosa. 
Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri individui. Una possibilità remota che ha però portato l'Usl a proporre al sindaco Stefano Banndecchi una disinfestazione straordinaria e immediata anti-zanzara allo scopo di prevenire potenziali contagi secondari. 
La cittadinanza è stata così invitata a rimuovere subito tutti i contenitori di acqua scoperta dai cortili e dai giardini e a collocare prodotti larvicidi nelle caditoie degli ambiti privati. Una disinfestazione che cercherà di bloccare sul nascere la circolazione della zanzara tigre nelle zone nelle quali tipicamente si sviluppano come tombini, vasche, bidoni con acqua stagnante e giardini pubblici o privat.
Così, ieri sera, dalle 23, nelle due aree indicate, c’è stata la disinfestazione per tutta la notte e non è stato possibile mantenere ad asciugare indumenti e biancheria all'esterno delle abitazioni, mentre le porte e le finestre di appartamenti e locali sono state tenute chiuse per tutto il tempo del trattamento, con la sospensione dell’uso di impianti di ricambio di aria; gli animali domestici e da cortile sono stati detenuti all'interno dei propri ricoveri o comunque allontanati e messi al riparo. Ma è stato chiesto anche di coprire con teli i giochi e gli arredi presenti all'esterno e di lavarli accuratamente dopo gli interventi prima di renderli di nuovo fruibili. Attenzione anche per colture e ortaggi che comunque vanno lavati accuratamente prima del loro consumo. 
I NUMERI DEL CONTAGIO
Il Brasile, dove si è recata a Pasqua la donna, per un viaggio, di piacere, ha superato la soglia dei 3 milioni di casi di dengue nel 2024, quasi il doppio del numero registrato nell'intero 2023. Mentre è il secondo caso registrato in Umbria dopo quello segnalato a Magione, sovera era stata contagiata una coppia dopo un viaggio all’estero. La dengue ha un tasso di mortalità molto basso, circa l’1% dei casi che però sale al 40% quando la malattia si complica nella forma emorragica. In circa il 75% dei casi la malattia è asintomatica e passa inosservata. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA