Terni, Cup: ancora lunghe attese per le prenotazioni

Terni, Cup: ancora lunghe attese per le prenotazioni
di Umberto Giangiuli
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Domenica 13 Settembre 2020, 17:07
Niente prenotazioni al Cup dell’ospedale di Terni. «Le visite richieste  entro  30 giorni sono bloccate», la malinconica risposta dell’addetto allo sportello. Poi, però, la telefonata tramite centralino, alla libera professione e si scopre tutt’altra cosa: lo specialista c’è e può visitare per il 20 settembre. Basta pagare anche profumatamente per essere  visitato nel giro di qualche giorno dal primario o un suo assistente,  con tariffe che arrivano fino a 150 euro per il primo,  qualcosa in  meno per il medico della sua  equipe. Succede al Santa Maria, un ospedale di alta specialità, dove l’attività extraregionale rappresenta una delle voci più consistenti ed importanti nel bilancio dell’Azienda. La realtà che l’ospedale è in ritardo per l’abbattimento delle liste d’attesa accumulatesi nel corso del lungo lockdown. I tempi sono ancora piuttosto lunghi per una qualsiasi prenotazione ma estremamente brevi se si ricorre alla libera professione. Miracolo di chi la sanità se la può pagare, quelli pochi fortunati,  per gli altri, i pensionati devono attendere mesi, rimanere zitti e buoni nella speranza che tutto ritorni alla normalità di un tempo. Lo stesso assessorato regionale alla sanità ha messo in campo una serie di misure per tagliare le liste d’attesa, con l’apertura di alcuni ambulatori fino a tarda sera ed anche nelle festività. Il provvedimento della Regione emanato da qualche settimana, stando almeno all’ospedale di Terni, continua ad essere molto più critica di altre realtà. Per carità i medici non hanno nessuna colpa di quello che succede se non riescono a smaltire l’arretrato. Loro, i medici, fanno richiesta alla direzione dell’ospedale per l’intramoenia, la quale stabilisce parcella ed altro, ponendo in secondo piano la via di accesso più comune per i soggetti più deboli: la prenotazione della visita tramite il pagamento del ticket per chi non è esente. Ma, come nel caso di qualche giorno fa, capitato ad  un pensionato, il Centro di prenotazione  a 30 giorni non prende impegni.  Ed allora, Roberto (nome di fantasia) che cosa ha fatto? Si è rivolto ad una struttura privata e  nel giro di una giornata è riuscito a fare la visita urologica. Questa che abbiamo raccontato non è, come qualcuno potrebbe pensare, un caso limite, ce ne sono decine che, però, non vengono a galla.      
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