Covid, l'Umbria resta in fascia bassa. Dopo due mesi, i tre parametri chiave della Cabina di regia ai livelli minimi

Covid, l'Umbria resta in fascia bassa. Dopo due mesi, i tre parametri chiave della Cabina di regia ai livelli minimi
di Fabio Nucci
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Sabato 28 Agosto 2021, 08:16

PERUGIA L’Umbria resta tra le regioni a rischio basso e per la prima volta dopo due mesi tutti e tre i parametri che descrivono la situazione epidemica tornano al livello minimo. Almeno questo è il verdetto della Cabina di regia nell’ultimo monitoraggio settimanale che descrive una curva in discesa e indicatori di gravità sotto controllo col tasso di occupazione posti letto in area medica e rianimazione entro le soglie critiche del 15 e 10%. Gli occhi restano puntati sulla vaccinazione, in particolare sulla fascia 12-19 anni nella quale la somministrazione di prime dosi ha raggiunto il 53,8%. Ai ragazzi si rivolgono i pediatri che si appellano anche ai genitori: «Trasmettano ai figli la consapevolezza che solo il vaccino fornisce la sicurezza di mantenere una vita in salute e la libertà di frequentare altre persone».
Umbria promossa nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della salute nel quale la classificazione del rischio è stata rivista da “moderata” a “bassa”; stesso livello per la valutazione della probabilità di escalation di ricoveri nei prossimi 30 giorni. Resta al livello inferiore, da aprile, la valutazione di impatto del virus sugli ospedali. Tutti i parametri chiave che compongono il report appaiono in discesa a partire dai focolai che nella settimana esaminata, 16-22 agosto, sono scesi a 128 (da 144). In calo del 5% i casi certificati sui 14 giorni, tra i quali uno su quattro (415) non sono associati a catene epidemiche note. Sotto controllo e sotto la soglia critica, gli indicatori decisionali: al 6,3% l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, al 7,9% in area medica, sotto le soglie critiche ora fissate a 10 e 15%. In calo anche l’incidenza cumulativa che rispetto al precedente report è passata da 92,6 a 86,6 casi per 100mila abitanti.
Il quadro resta confortante anche alla luce dell’ultimo bollettino regionale che comprende 86 nuove diagnosi (il minimo dal 3 agosto, esclusi i festivi) con le curva che dopo il lieve rialzo di giovedì ha ripreso la fase discendente. I nuovi contagi sono stati identificati tra 5.458 tamponi 1.900 dei quali processati con test molecolare con un’incidenza del 4,5%, in calo. Un trend accompagnato da una fase crescente delle guarigioni che si dimostrano più veloci, specie nei contagi che coinvolgono assistiti vaccinati: ieri 138 casi con gli attualmente positivi tornati sotto quota 1.800 (non succedeva dal 4 agosto). A livello territoriale, casi in salita a Orvieto e cluster ancora mobili a Torgiano, Gualdo Cattaneo, Campello, Giano e Montegabbione.
Se un occhio tiene sotto controllo la situazione contagi, l’altro resta puntato sulla vaccinazione e in particolare sulle fasce più giovani le più esposte al virus.

In un giorno e mezzo, altre 2.800 persone si sono vaccinate per la prima volta, ricevendo la prima o unica dose. La platea di coloro che contano almeno una somministrazione supera quindi i 637.400 soggetti, pari all’80,4% della popolazione vaccinabile, oltre la media nazionale ferma al 78%. Quanto ai più giovani, nella fascia 12-19 anni in un giorno e mezzo si sono vaccinati in 877 e in totale, stando all’aggiornamento di ieri pomeriggio, il 53,8% ha ricevuto almeno una dose, mentre gli immunizzati sono il 17,1% (30,5% in Italia). A loro, si sono rivolti i pediatri di libera scelta umbri, a margine di un vertice in Regione con i responsabili della sanità. «Il vaccino anti Covid-19 fornisce un enorme vantaggio individuale, per la salute del singolo, ma anche collettivo, garantendo il mantenimento delle relazioni sociali, a scuola, in famiglia e nel tempo libero». Anche loro, come hanno fatto nei giorni scorsi altri medici, hanno rivolto un appello ai genitori. «È importante che coloro che hanno scelto di vaccinarsi, per evitare l’infezione in forma grave e quindi il ricorso al ricovero ospedaliero, trasmettano ai figli la consapevolezza che solo il vaccino fornisce la sicurezza di mantenere una vita in salute e la libertà di frequentare altre persone senza pericoli». Oggi a Terni e domani negli altri hub della regione, intanto, torna l’open day dedicato proprio agli under 19 per il quale dall’assessorato alla Salute si ricorda che l’accesso è libero. Così come resta attiva, per tutte le fasce d’età, la prenotazione via web su vaccinocovid.regione.umbria.it, in farmacia o su SanitApp.

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