Covid, altri 104 casi, ma la curva tiene. A Perugia cluster in un'altra scuola primaria. Vaccine day il 5 e il 12 dicembre

Covid, altri 104 casi, ma la curva tiene. A Perugia cluster in un'altra scuola primaria. Vaccine day il 5 e il 12 dicembre
di Fabio Nucci
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Venerdì 26 Novembre 2021, 07:15

PERUGIA Prosegue la lenta ma progressiva risalita dei contagi in Umbria: altri 104 censiti tra mercoledì e giovedì mattina, con la curva che resta ancora sotto i 600 casi settimanali. Una condizione ancora di stabilità secondo il report settimanale del Nucleo epidemiologico che indica un’incidenza passata da 60 a 66 casi per 100mila abitanti, più marcata tra gli over 11. Fascia che resta esposta al contagio come dimostrano i nuovi cluster registrati in un’altra scuola primaria del capoluogo. Si conta un altro decesso, il numero 18 del mese, il massimo dallo scorso maggio. Intanto, la Regione prepara le “munizioni” anti-Covid proponendo il 5 e il 12 dicembre come vaccine-day per accelerare su prime e terze dosi. Per queste ultime già si contano 37mila prenotazioni.
La lieve risalita dell’incidenza si accompagna con un rialzo dell’indice di replicazione diagnostica passato da 0,85 a 1,11 in una settimana, quella chiusa il 23 novembre, nella quale la curva era considerata stabile. L’ultima giornata di screening, la seconda consecutiva, ha restituito oltre 100 contagi ma a fronte di un elevato numero di tamponi (11.495) con un tasso di positività in calo allo 0,9%. In chiaroscuro, gli indicatori di gravità, con un nuovo decesso a Città di Castello, il diciottesimo a novembre (dato più alto da maggio), due ricoveri ordinari in più (49 il totale) e un ingresso in terapia intensiva dove i posti letto occupati restano sette. «La situazione regionale resta in controtendenza rispetto a quella nazionale», si osserva dal Nucleo epidemiologico con riferimento all’incidenza che conta 66 casi settimanali per 100mila abitanti. Tutti i distretti presentano un parametro inferiore a 100, la metà sotto 50. Gli ultimi dati indicano 4 piccoli comuni sopra 200 e Corciano intorno a 130 casi. L’incidenza per fasce d’età conferma la concentrazione di contagi tra i bambini sotto gli 11 anni, con un dato vicino a 250 casi per 100mila abitanti. In lieve rialzo, ma con un dato in linea con la media regionale, i casi nella fascia 14-18 anni. In flessione anche la curva 25-44 anni, con un lieve movimento nella fascia 45-59 e degli over 90 ma con numeri sotto sotto la media regionale.
A proposito di contagi, nella frazione perugina di Cenerente, il contact tracing che ha seguìto la scoperta dei cluster scolastici alla primaria, ha portato il totale a 41, da 33. Gli 8 casi extra-scolastici hanno un’età media di 21 anni e sono residenti tra Cenerente, Canneto e Capocavallo. Solo una positività è invece emersa dai 330 tamponi volontari eseguiti grazie al team mobile (gestito con la Croce rossa) in azione nella stessa frazione. Altri cluster sono però emersi in un’altra scuola primaria del capoluogo con almeno due alunni positivi e relative quarantene tra gli insegnanti. Per evitare focolai, in questi giorni si ripetono gli appelli alle famiglie, chiamate a valutare con attenzione sintomi influenzali o simili manifestati dai bambini.
Prudenza, attenzione e vaccinazione. Il trinomio su cui si punta per arginare l’ondata autunnale che interessa quasi tutto il Paese. Per la profilassi, l’Umbria resta in prima fila e per accelerare l’assessore regionale Luca Coletto ha proposto il 5 e il 12 dicembre come possibili date per il vaccine-day. Entro oggi inoltre, la Regione ha garantito le nuove agende per la vaccinazione. «Saranno disponibili on-line per ampliare la disponibilità dei posti nei punti vaccinali». Anche ieri in molti non si sono potuti prenotare, col sistema che restituisce il messaggio “in questo momento non ci sono posti liberi”. Per evitare assembramenti, inoltre, l’assessorato sta predisponendo una forma mista tra accessi liberi e programmati. «L’importante è vaccinarsi», ha ribadito Coletto aggiornando i dati sui rischi per i non immunizzati. «Decessi e ricoveri in terapia intensiva riguardano prevalentemente persone non vaccinate e, se vaccinate, con comorbilità pregresse. Nel rapporto tra vaccinati e non il rischio di contrarre l'infezione è di uno a sei, il rischio di ricovero di uno a 14 e di morte di uno a 22. Dati che devono far riflettere sulla necessità di vaccinarsi anche con la terza dose». Intanto, mercoledì sono state 5.744 le nuove prenotazioni registrate nella regione dopo il via libera alla somministrazione della dose booster anche agli over 40 dopo cinque mesi dalla chiusura del ciclo primario.

In tutto sono quasi 37mila gli assistiti in coda per la terza dose iniettata a 95.700 assistiti (dato aggiornato a metà pomeriggio), con una copertura sopra al 53% per gli over 80.

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